Latina: ingigantiscono un credito derivato dall’acquisto di sostanza stupefacente, arrestati due estorsori dalla Squadra Mobile
La Polizia di Latina, nella mattinata odierna, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Latina nei confronti di due persone, originarie di Roma, Federico Barone e Patrizio Gloriani, entrambi 23enni, responsabili dei reati di tentata estorsione e traffico di sostanze stupefacenti.
I due indagati, in concorso tra loro e in tempi diversi, hanno rivolto molteplici minacce nei confronti dei genitori di un giovane di 19 anni, finalizzate a corrispondere loro la somma di denaro pari a 6mila euro, a saldo di una fornitura di marijuana per la quantità di 50 grammi, acquistata dal ragazzo a Latina a febbraio 2020, per un valore di 400 euro.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Latina, ha avuto origine il mese scorso, quando i due originari di Roma si sono presentati in tarda serata, alla periferia di Latina, presso l’abitazione dei genitori del ragazzo latinense per esigere la restituzione di 6mila euro prestati al figlio. Nella circostanza i due malviventi non sono riusciti a ottenere quanto richiesto e, minacciando gravi conseguenze, hanno rinviato la riscossione per la mattina seguente.
Gli Agenti della Squadra Mobile di Latina, i quali avevano già intrapreso una attività investigativa a seguito della denuncia di sporta dai genitori, hanno filmato l’incontro tra quest’ultimi e uno dei due estorsori, avvenuto a nei pressi di Borgo Sabotino, durante il quale il giovane (uno dei due romani) ha preteso la restituzione di tale somma di denaro, anche a rate, spendendo la propria personalità criminale alla luce dei suoi numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio.
Nel corso dell’attività investigativa, è stato chiarito come il debito ammontasse effettivamente a 400 Euro ed era derivato da un acquisto di sostanza stupefacente e, pertanto, la somma di 6000 euro vantata era stata volutamente gonfiata.
Nel corso delle indagini sono stati acquisiti messaggi ricattatori inviati tramite comuni social network nonché messaggi vocali dal chiaro tenore intimidatorio che gli odierni arrestati hanno inviato al ragazzo e ai suoi genitori, sollecitando il pagamento del dovuto, che sarebbe potuto avvenire anche attraverso soluzioni rateali.
Il Giudice per la Indagini Preliminari, condividendo le risultanze investigative condotte dalla Squadra Mobile di Latina coordinata dal Sostituto Procuratore Giuseppe Miliano, ha quindi emesso ordinanza cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Barone e Gloriani che, nonostante la situazione emergenziale determinata dal diffondersi della pandemia da Coronavirus, che ha imposto rigide prescrizioni alla libertà di movimento, si sono spostati dalla Capitale al centro di Latina nel tentativo di riscuotere indebitamente il credito vantato.
Questa mattina i responsabili sono stati rintracciati a Roma, presso le loro rispettive abitazioni, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria.