A Cosimino Mitrano non piace il governo Conte e questo, dall’inizio della pandemia fino ad ora, il sindaco di Gaeta non ha perso occasione per ricordarlo ai propri cittadini.
Già il 4 marzo, dopo l’uscita delle prime notizie riguardanti la chiusura delle scuole, il sindaco di Gaeta aveva riservato un durissimo attacco video al governo, reo di aver emanato un decreto “obbrobrioso” e di essere “incapace di gestire le emergenze”.
Un attacco a piedi uniti quello del sindaco del Sud Pontino, che aveva anticipato la decisione governativa di chiusura delle scuole, subito dopo che il governo aveva intimato ai sindaci l’annullamento delle ordinanze di chiusura.
Sia chiaro, in quei giorni regnava il caos istituzionale, ma la sensazione è che il governo abbia voluto mantenere un’omogeneità nei provvedimenti, per evitare di ritrovarsi in una situazione nella quale alcune scuole riaprivano prima di altre a causa delle ordinanze a macchia di leopardo dei sindaci.
L’ATTACCO DI IERI
Dopo l’attacco del 4 Marzo, il sindaco Mitrano ha rinnovato le polemiche nei confronti del governo nella giornata di ieri.
L’esecutivo guidato da Giuseppe Conte sarebbe responsabile, secondo l’opinabile versione del sindaco, di aver lasciato a Gaeta delle briciole.
Ma leggiamo per intero l’attacco di Mitrano.
Per il sindaco di Gaeta ” Le politiche dei servizi alla persona vanno ridisegnate secondo criteri che tengano conto del vero fabbisogno sul territorio e non parametri meramente quantitativi”.
Peccato che il governo abbia tenuto conto del reale fabbisogno degli indigenti, destinando 400 milioni di euro all’acquisto di buoni spesa utili per le persone che non riescono a far fronte ai bisogni primari.
Poi Mitrano continua nella sua filippica: “il mio entusiasmo si è notevolmente ridimensionato poco dopo le dichiarazioni di Conte trasformandosi in una gran delusione: 400 milioni di € che corrispondono solo ad un contributo di 50mila € per il nostro Comune, che è esattamente il 10% di quanto abbiamo destinato e messo a disposizione per affrontare l’emergenza Covid-19 e per sostenere soprattutto le persone bisognose. L’emergenza del secolo vale solo 50mila € per i 21.500 cittadini del Comune di Gaeta? Pare proprio di sì, purtroppo.
Niente di più falso, ovviamente. I fondi destinati per la città di Gaeta sono 135.000 euro che come spiegato sopra, non sono destinati a tutti i cittadini ma soltanto a chi ne ha realmente bisogno, per intenderci le famiglie che attualmente versano in uno stato di povertà assoluta.
Insomma uno scivolone mica da poco quello di Mitrano che si è accodato a Salvini, il quale ha semplicemente diviso la somma erogata dal governo per il totale dei cittadini, senza tenere conto dei criteri della norma.
Inoltre dovrà essere proprio il sindaco di Gaeta a individuare i nuclei familiari dei bisognosi a cui erogare “le briciole” provenienti dal governo.
Siamo certi che, date le sue immense capacità amministrative, Mitrano sarà perfettamente in grado di scegliere con saggezza chi ha veramente bisogno di aiuto.
Successivamente potrà chiedere loro se abbiano apprezzato o meno l’aiuto offerto dal governo.