Il Comune di Latina, tramite ordinanza sindacale, vieta le attività sul lungomare, pista ciclabile e spiaggia: multa e denuncia in caso di trasgressione
Era questione di ore e alla fine è arrivata la decisione: il sindaco di Latina, proprio come quello di Sabaudia, ha deciso di “chiudere” ai cittadini i luoghi che, anche nello scorso weekend, sono stati presi d’assalto nonostante i divieti imposti dai decreti governativi e dalla pandemia mondiale.
L’ordinanza, firmata da Damiano Coletta, è stata appena emanata e vieta le attività ricreative come le passeggiate e il jogging sulla pista ciclabile lungo via del Lido e su tutto il lungomare di Latina anche nei casi in cui l’attività non venga svolta in gruppo fino al 3 aprile.
Divieto assoluto anche per qualsiasi attività sull’arenile e sulla spiaggia di Latina, salvo per i mezzi e operatori autorizzati per motivi di sicurezza e pulizia, sempre fino al 3 aprile.
Al cittadino che non rispetterà l’ordinanza verrà applicata una sanzione amministrativa di 100 euro (a Sabaudia si arriva a 500 euro) oltre che alla denuncia penale ai sensi dell’articolo del codice che punisce l’inosservanza ai provvedimenti dell’autorità.
Una decisione che, come quella dei parchi e dei giardini pubblici, si è resa necessaria a causa delle “invasioni” di runner e cittadini i quali, sopratutto di domenica e sabato, hanno occupato pista ciclabile e lungomare.
Un provvedimento sicuramente duro ma che tiene conto del fatto che il capoluogo di provincia è, insieme a Fondi, la città più “attenzionata” dall’Asl di Latina come possibile cluster di contagi nei giorni presenti e a seguire. Meno contatti sociali, in questo momento, significano più possibilità di uscire dall’incubo pandemico e di vita.