Quattro ragazzi di Latina hanno sperimentato cosa vuole dire la psicosi da Coronavirus: un autista di Uber a Londra si è rifiutato di farli entrare nel “cab”
Dylan, Davide, Davide, Andrea, questi i nomi dei quattro pontini che come si può vedere nel video a seguire, pubblicato dall’Ansa, non hanno potuto salire su un taxi Uber.
Il tassista si è rifiutato sapendo che i quattro erano italiani. A nulla sono valse le spiegazioni razionali dei quattro, in particolare di Dylan che dice al conducente del taxi di vivere in Inghilterra da settembre. Il tassista è stato irremovibile: “Non sono razzista, è per la mia sicurezza”.
Il dialogo si chiude con un sacrosanto “va a quel paese” (in maniera più colorita) da parte del giovane pontino che ha tentato vanamente di vincere il pregiudizio che ciascuno di noi italiani rischiamo di scontare da qui fino a chissà quanto tempo.