Nuovo caso positivo di Coronavirus in provincia di Latina: un 44enne di origini indiane con il domicilio a Cisterna
Da ieri pomeriggio, il 44enne era sotto osservazione degli operatori sanitari che da Cisterna lo hanno trasferito al pronto soccorso di Velletri dove gli è stato praticato il tampone risultato positivo. In mattinata, una ambulanza della Croce Rossa Italiana ha condotto l’uomo in biocontenimento al centro malattie infettive Spallanzani di Roma.
Il suo link epidemiologico è con tutta probabilità al nord Italia poiché l’uomo di sovente si reca lì.
AGGIORNAMENTO – “Un paziente di Cisterna di Latina impiegato nel settore agricolo è giunto al pronto soccorso di Velletri già con i dispositivi di protezione individuale, analogamente al personale del pronto soccorso e del 118. Dopo aver effettuato il tampone, che è risultato positivo, è stato trasferito in sicurezza all’Istituto Spallanzani. Il paziente è stato sempre tenuto in isolamento e si è proceduto alla sanificazione delle aree interessate. L’indagine epidemiologica in corso per l’individuazione dei contatti stretti ha evidenziato un link lombardo. Vi è un costante aggiornamento con il sindaco e con le Asl Roma 6 e Asl di Latina e al momento la situazione non desta preoccupazione“.
Lo dichiara in una nota l’Assessorato alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio.
BOLLETTINO
Bollettino medico numero 35 – 5 marzo 2020
In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 59 pazienti.
Di questi 25 (in aggiunta alla coppia cinese ormai negativa) sono risultati positivi al nuovo Coronavirus e ricoverati presso il ns Istituto. Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche stabili ad eccezione di cinque che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio.
Tutti i casi positivi, al momento, ancora presentano un link epidemiologico con le aree del Nord del Paese o con un caso confermato.
Si sta provvedendo a dimettere 5 pazienti, risultati negativi ai test o che non richiedono più ospedalizzazione.
5 marzo 2020