Shopping con banconote false in tutto il Centro Italia: così due uomini di Aprilia sono stati scoperti dalla Polizia di Spoleto
Gli agenti del commissariato umbro hanno dovuto seguire una fitta trama di acquisti che i due dalla faccia di bravi ragazzi hanno effettuato tra Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio. Insospettabili e impeccabili quando compravano con banconote false, la loro corsa sfrenata si è fermata ad Aprilia dove i poliziotti li hanno fermati.
A portare la Polizia di Spoleto sulle loro tracce un colpo effettuato nello scorso gennaio, quando uno dei due, un uomo di 40 anni, è riuscito a truffare una commessa di un centro estetico con la scusa di voler regalare un buono regalo per la propria fidanzata.
Il buono, del valore di circa 20 euro, è stato pagato con una banconota da 100 dall’uomo che poi si è allontanato a bordo di un’autovettura guidata dal complice. Poco dopo la vittima del raggiro, maneggiando la banconota, si è accorta che la stessa risultava al tatto non conforme agli standard delle monete cartacee vere. Il dubbio è stato poi confermato dallo strumento elettronico presente nell’esercizio commerciale ed è così partita la segnalazione della truffa attraverso il 113 agli investigatori del Commissariato di Spoleto.
Immediatamente sono scattate le indagini che hanno ricondotto gli agenti ad altri commercianti spoletini truffati e ad altre banconote da 100 euro false tutte sequestrate ed inviate alla Banca D’Italia.
Grazie alla loro attività poi gli agenti sono riusciti a individuare l’autovettura utilizzata dai malviventi per le loro incursioni in città. L’analisi degli spostamenti dell’auto, ha poi condotto gli investigatori fino alla città di Aprilia, dove sono stati perquisiti i domicili dei due uomini entrambi pregiudicati, uno di origine romana ed uno di origine campana, riconosciuti come gli autori delle truffe ai tre commercianti spoletini. Ulteriori accertamenti hanno permesso di dimostrare come a loro carico siano riconducibili decine di altre truffe attraverso l’utilizzo di denaro falso, perpetrate in varie città delle altre quattro Regioni dove hanno colpito.
I due uomini, denunciati alla Procura di Spoleto per i reati commessi in città e alla Procura di Latina per altri reati accertati a seguito delle perquisizioni domiciliari, si trovano ora agli arresti domiciliari.