Lo scandalo che ha investito il calcio a 5 in Italia ha i suoi strascichi: La Starza si difende, intanto la Lega Nazionale Dilettanti se la prende con chi ha passato l’audio alla stampa
Al che La Starza, di sua sponte, si sente in dovere di ricambiare con Montemurro e gli prospetta un incontro con una ragazza “carina e pure intelligente“.
Deflagrata la bomba della conversazione inopportuna – un’informazione riservata data alla concorrenza dall’Istituzione che dovrebbe agire come super partes e una ragazza di troppo – la Procura Federale della Figc apre un fascicolo sul presidente della Divisione Calcio a 5, Andrea Montemurro, per l’episodio risalente ormai al mese di luglio 2019.
La notizia fa il giro dell’etere, dei social e di chi più ne ha ne metta e i protagonisti della vicenda – Montemurro, La Starza e la Lega Nazionale Dilettanti – reagiscono ciascuno a suo modo.
Montemurro rimette il mandato da Presidente e pare essersi già pentito avendo dichiarato prontamente di aver fatto una leggerezza, non prima di aver cancellato seduta stante il suo profilo su Facebook.
La Starza, avvocato conosciuto in città e già coinvolto in vicende penali come il processo sugli incidenti falsi (prescritto), oltreché ad essere stato menzionato dai pentiti ex affiliati del clan Di Silvio nel processo “Alba Pontina” (non è indagato, ma non è che ne esca benissimo dalle dichiarazioni di Pugliese e Riccardo), è colto da bulimia mediatica e inizia a rilasciare dichiarazioni a organi d’informazione locali e nazionali.
All’Ansa, probabilmente, l’avvocato di Borgo Sabotino raggiunge l’apice che se fosse un film di Lino Banfi ci metteremmo tutti a ridere, solo che è tutto reale tra impliciti maschilismi, giustificazioni immature e qualche uscita grottesca: “La ragazza di cui parlo al telefono con Montemurro è un burlesque. Purtroppo è stata una cazzata mia per buttare una cosa lì. Andrea mi viene dietro e mi dice: “è carina?”, fa una mezza risata. Ma, fra uomini, quante volte si fanno queste cazzate al telefono? Gli ho detto: “ti faccio un regalo, mi hai dato prima una notizia: ti faccio incontrare una ragazza a Latina per un week-end. Mi sono sparato una cosa che non ero nemmeno in grado di fare. Sono stato un coglione. Ma non c’è irregolarità, mi ha dato notizia di una cosa già decisa“. Non pago, a Lazio Tv, La Starza ha dichiarato che non sapeva che Montemurro fosse sposato e che, quindi, gli offriva la possibilità di un incontro galante perché pensava fosse single (testuale).
Ora, senza falsi moralismi, è vero che al telefono spesso si possono fare battute che nessuno farebbe in pubblico solo che La Starza dimentica che, in quel momento, era un Presidente di una società sportiva e il suo interlocutore era la massima istituzione del Calcio a 5 in Italia. In più, per quale ragione, anche fosse un burlesque (e chissà cosa diavolo avrà voluto dire l’avvocato con questo termine), La Starza si sente in dovere di ricambiare qualcosa se ha già derubricato lo scambio telefonico come, sostanzialmente, una sciocchezza (mi ha dato notizia di una cosa già decisa)?
Senza contare che quella notizia gli è servita dal momento che La Starza, effettivamente, due giocatori dal Maritime Augusta, ormai fuori dai giochi, li ha realmente acquistati (poi i due hanno lasciato a dicembre la Lynx Latina). È un caso?
Ma quello che sconcerta di più, in una vicenda senza chiaroscuri e nel solco del calcio italiano inzuppato come è di personaggi improbabili (quando va bene), è la reazione della Lega Nazionale Dilettanti che, invece di stigmatizzare La Starza (neanche nominato nel comunicato) o Montemurro, se la prende con il dito che ha indicato la luna alla stampa: ossia con colui o coloro che hanno passato alla Gazzetta dello Sport l’audio.
La Lega guidata da Cosimo Sibilia, nel sentirsi parte lesa (vero), nel pomeriggio di ieri ha diramato una nota per difendersi: “In riferimento a una registrazione pubblicata sul sito di alcuni quotidiani […] la Lega Nazionale Dilettanti precisa che, a seguito di una comunicazione dello stesso Montemurro, ha tempestivamente investito ufficialmente la Procura federale Figc. Appare utile precisare che, ferma restando la necessità di attendere gli esiti delle indagini della Procura, nessun dubbio può nutrirsi sulla correttezza e la professionalità dell’operato della CO.VI.SO.D. in relazione alle decisioni assunte anche relativamente al caso specifico”. Una excusatio non petita dal momento che nessuno ha tirato in ballo l’organo che certifica i bilanci delle società del Calcio a 5, semmai tutti hanno criticato la condotta di Montemurro e La Starza. Perché si sente la necessità di difendere la Covisod che, comunque, in questi anni, qualche difetto nella vigilanza l’ha avuto, se è vero che il tarlo delle società con i conti sfatti è in realtà un bubbone?
“Da ultimo – conclude la nota della Lnd – deve sottolinearsi che, a prescindere dal giudizio che ognuno potrà dare sul contenuto dell’audio, la stessa circostanza che sia stata registrata, all’insaputa dell’interessato, una conversazione telefonica e che, a distanza di molti mesi, sia stata diffusa a terzi e inviata agli organi di informazione, rappresenta la prova che gli autori di tale iniziativa sono molto lontani dai valori che nel corso di questi anni la LND ha cercato di promuovere sull’intero territorio, soprattutto tra le giovani generazioni“.
Dunque, si scopre che lontani dai valori della Lega Nazionale Dilettanti non sono Montemurro o La Starza ma chi ha registrato la telefonata e l’ha diffusa a terzi.
Non sarà Calciopoli né Calcettopoli, ma siamo in linea con la mentalità imperitura della classe dirigente italiana.