Ci saranno molteplici ragioni per cui il comune di Sezze è secondo i dati ISPRA 2018 al penultimo posto in Provincia per la raccolta differenziata (18%) e tra questi motivi vi è non solamente l’inefficienza dell’azienda municipalizzata locale, la Spl, ma anche i cattivi comportamenti di imprenditori agricoli ed edili, locali e non.
Che la pianura setina sia ridotta una ad una discarica abusiva non è un mistero, tanto che l’opposizione dal gruppo di Biancoleone a Giovanni Bernasconi ha presentato congiuntamente due interrogazioni in merito per il prossimo Consiglio, ma le fotografie che arrivano dal territorio non finiscono mai di stupire.
L’immagine in copertina descrive un cumulo di cassettoni ed canalette di plastica per le serre lungo la Migliara 45 a pochi metri di distanza dal cavalcavia della SS 156 Monti Lepini. Sembrerebbe che quel deposito di rifiuti fosse già stato segnalato la scorsa estate ai Carabinieri forestali. Le altre foto invece mettono in evidenza come presso l’ex stabilimento Cirio in Via Murillo ormai si accumuli materiale di ogni tipo: da materassi a tele di juta per la copertura di serre e vivai.
Da ieri si parla nel gruppo Facebook Basta bruciare plastica a Sezze… dell’eventualità secondo cui i forestali starebbero in questi giorni intervenendo nelle campagne setine spiccando sanzioni amministrative alle aziende che accumulano nylon e cassette di polistirolo al fine di smaltirle illecitamente. Si attendono conferme a riguardo.