Tante le attività formative previste all’interno del programma della XXV edizione de La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale, uno dei festival più importanti in Italia nel panorama della musica popolare e della world musica in programma a Maranola il 17 e 18 novembre. Durante la prima giornata alle ore 19:00 al Centro Studi A. De Santis una tavola rotonda sarà dedicata proprio al bilancio di questo quarto di secolo in cui la zampogna è passata dall’essere sull’orlo dell’estinzione a una potente rinascita di interesse, di praticanti, di occasioni. Novità di quest’anno il laboratorio di danza “Il ballo e la zampogna”, un progetto didattico curato da “I Passi della Tradizione” che include danza, ritmica, musica e canto. Il work shop esplora alcune tarantelle tradizionali tipiche dell’Appennino Centro Meridionale, accumunate dall’uso della zampogna come strumento di base per la loro esecuzione; queste sono relazionate fra loro anche grazie alla presenza della zampogna dal vivo che attraverso l’ascolto diretto farà notare differenze armoniche e melodiche legando ogni ballo alla propria zampogna. Il laboratorio è aperto a tutti, senza limite di età o attitudine fisica. A condurre il laboratorio sarà Francesca Trenta che con il suo progetto “I Passi della Tradizione” si occupa di tutela e diffusione della danza tradizionale italiana; assieme a lei Marco Tomassi, esperto costruttore e musicista, fondatore di Liuteria Montecassino e del gruppo Zampogneria Fiume Rapido. Sabato dalle 15 alle 19 il laboratorio con l’approfondimento della relazione fra gli stili , fra la zampogna e la danza, la domenica alle 10:30, invece, si terrà la breve performances degli allievi del laboratorio. E’ prevista, inoltre, una sezione dedicata esclusivamente ai ragazzi con lezioni-concerto sul mondo pastorale. In particolare, si segnala il seminario di studi del 19 novembre al Centro De Santis dalle 11 alle 13 con gli interventi di Francesca Trenta, “La Zampogna e il Ballo”, Marco Iamele, “Scuola di Zampogne”, Oreste Minchella “I Suoni di Vallemarina”. Confermato anche per questa edizione il Premio giovani musicisti attraverso il quale il Festival intende promuovere ragazzi e ragazze interessati agli strumenti musicali della tradizione popolare. Il premio è sostenuto da due delle più importanti Associazioni di categoria degli Autori ed Editori musicali italiani, ACEP ed UNEMIA, e sarà assegnato a giovani organettisti e tamburellisti dei paesi dell’area del cratere del terremoto in Sabina.
FORMIA. UN RICCO PROGRAMMA PER IL FESTIVAL DELLA ZAMPOGNA A MARANOLA

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