Dopo almeno un decennio di attesa, la Regione Lazio stanzierà 300.000 euro in favore della sughereta di San Vito a Monte San Biagio messa in pericolo da patogeni corroborati dal cambiamento climatico, situazione che sta cagionando il disseccamento delle sughere monticellane. Tra gli alberi di questo bosco di 300 ettari di estensione, è da segnalare anche una presenza di eccezione: qui vegeta anche l’esemplare centenario di leccio-sughera inserito dal Ministero dell’ambiente tra gli alberi monumentali d’Italia.
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Ieri, infatti, si è chiusa la sessione annuale del bilancio regionale con la quale sono state definite le voci di spesa dei prossimi dodici mesi, tra cui i primi 100.000 euro da destinare alle sughere di San Vito e la stessa cifra verrà stanziata per tre anni consecutivi.
“Grazie alla volontà di tutti i Consiglieri regionali del territorio pontino che hanno sottoscritto l’emendamento, oltre che alla sensibilità dell’Assessore Enrica Onorati, la Regione finanzierà per i prossimi tre anni con centomila euro su ogni anno la lotta al fungo patogeno che sta devastando da quasi un decennio la sughereta di San Vito a Monte San Biagio”, le parole della Consigliera regionale M5S Gaia Pernarella a margine della chiusura del bilancio regionale.
Insomma, i 300mila euro saranno destinati al Parco dei Monti Ausoni, il quale comprende la sughereta di San Vito, e gestiti da un gruppo di coordinamento del quale fa parte anche il Comune di Monte San Biagio e l’Università della Tuscia, in modo tale da affrontare il problema del disseccamento delle querce da sughero seguendo un approccio tecnico-scientifico.