APRILIA. LA BONIFICA A LA COGNA RIMANE UN MIRAGGIO. ALTISSIMI: “IL COMUNE RINUNCIÒ AI SOLDI DELLA REGIONE”

Aprilia discarica La Cogna
Aprilia, discarica di Via Savuto, località La Cogna

È in atto una lotta durissima ad Aprilia. Mela della discordia tra Amministrazione comunale, cittadini, associazioni e la società Paguro, è la località La Cogna.

La Paguro, riconducibile a Fabio Altissimi, il patron di Rida Ambiente srl – la società di via Gorgona che gestisce il TBM di via Valcamonica (trattamento biologico meccanico) lavorando i rifiuti indifferenziati – ha da tempo espresso il desiderio e presentato il suo proponimento di attuare la caratterizzazione dei terreni, con la prospettiva di una discarica che, ad ogni modo, sarebbe tutto da vedere se, poi, sia la stesso gruppo Altissimi a poter far sorgere. 

Come noto, il Tar di Latina, più di un mese fa, ai primi di novembre, ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da Italia Nostra bloccando così l’approvazione del piano di caratterizzazione della Paguro (società riconducibile al patron di Rida, Fabio Altissimi) per i terreni in via Savuto, in località La Cogna (Aprilia).

Aprilia, discarica di Via Savuto, località La Cogna
Un’altra immagine dalla discarica di Via Savuto, località La Cogna

Italia Nostra, nella sua versione apriliana, presieduta da Giulietta Emiliani, presentò, infatti, un ricorso per chiedere l’annullamento del verbale di determinazione 477 del 2 ottobre 2019 con il quale il Comune di Aprilia dichiarò conclusa la conferenza dei servizi, dando il via libera all’intervento di pre-bonifica finanziato dalla società Paguro, proprietaria del terreno a La Cogna. Un luogo dove, come detto, già nel 2016, Paguro avanzò, presentandolo, un progetto per realizzare una discarica. Un obiettivo visto da cittadini e associazioni come deleterio per il territorio. 

L’accusa che formulò Italia Nostra nei confronti del Comune guidato dal sindaco Antonio Terra fu quella di aver concluso in fretta la conferenza dei servizi senza attendere i termini di legge per gli opportuni pareri in merito alla caratterizzazione dei terreni. Terreni che, secondo molte risultanze, sarebbero inquinati e che, va detto, necessiterebbero di una caratterizzazione. 

Tar di Latina
Tar di Latina

In seguito, il 20 novembre, nell’udienza del Tar di Latina emerse l’accoglimento da parte del collegio presieduto da Antonio Vinciguerra, con i giudici a latere Roberto Maria Bucchi e Antonio Massimo Marra, in merito alla richiesta di sospendere la determinazione con cui il Comune di Aprilia aveva accordato l’intervento di caratterizzazione del terreno da parte della Paguro, fissando l’udienza di merito per il prossimo anno: il 27 maggio 2020. Procedimento amministrativo sospeso e terreni di La Cogna rimasti così come sono.

Nella giornata di oggi, con una dura nota, Fabio Altissimi di Rida Ambiente dichiara di non essere disposto a “fare “baratti” sulla pelle dei cittadini” e invitando la politica a rispondere “responsabilmente“.

Fabio Altissimi
Fabio Altissimi

Italia Nostra fa parte della maggioranza politica ad Aprilia o viceversa? – si domanda provocatoriamente, Altissimi – E perché Antonio Terra non vuole fare la caratterizzazione dei terreni di “La Cogna” né con fondi pubblici né con fondi privati”.
Contestualmente, la società Paguro ha inviato una diffida ad eseguire quanto disposto dal Tar di Latina, auspicando che “si riapra la Conferenza di Servizi entro i tempi stabiliti“.

Nella sua nota, la società Paguro sollecita il Comune di Aprila ad “adempiere celermente” a quanto disposto dal Tar e convocare la conferenza di servizi sui terreni di località “La Cogna”. Oltre a rammentare i possibili danni erariali, ambientali e giuridici che l’ente potrebbe subire da un illegittimo prolungamento dei tempi, la Paguro ricorda anche che i propri fondi messi a disposizione per la caratterizzazione dell’area non possono essere lasciati pendenti a tempo indeterminato.

Giulietta Emiliani (Italia Nostra - Aprilia)Giulietta Emiliani (Italia Nostra - Aprilia)
Giulietta Emiliani (Italia Nostra – Aprilia)

Mi domando se il comitato “Italia Nostra” faccia parte della maggioranza in Comune ad Aprilia oppure se sia la maggioranza che fa parte del comitato – ha rincarato Altissimi – Una sola cosa mi è chiara, che noi non stiamo “barattando” nulla a discapito della salute pubblica”. 

Il problema per questa amministrazione – prosegue Altissimi – non sembra essere il fatto che la caratterizzazione venga fatta con soldi privati o con fondi pubblici. Il problema sembrerebbe essere che questa caratterizzazione si faccia, punto. Altrimenti non si spiega come è stato possibile che, già in passato, il Comune di Aprilia abbia di fatto rinunciato, non impiegandoli, ai finanziamenti ricevuti dalla Regione Lazio per la bonifica dell’area“.

“Da che mondo è mondo – ha concluso l’imprenditore – sono la mancanza di controlli e di eventuali bonifiche che creano danni alla salute pubblica e all’ambiente, non il contrario”. 

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