CANTAMI O GUIDA, LE ECCELLENZE DELLA TERRA PONTINA. REPUBBLICA DEDICA UNA GUIDA A LATINA, PROVINCIA E ISOLE

“Partite da questo per rilanciare un territorio che ha tutte le carte in regola per farsi valere”, sono queste le parole di Giuseppe Cerasa, direttore della collana Le guide ai sapori e ai piaceri del gruppo editoriale de La Repubblica, mentre stringe fra le mani la guida uscita il 29 novembre, nata dalla testardaggine della dirigente del comune per il patrimonio e demanio Elena Lusena e dell’assessore alla cultura Silvio Di Francia, durante la scorsa edizione di Bianco, Rosso e Pontino.

Presenti al tavolo la Regione, con Enrica Onorati, Assessore all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali, nata a Priverno e più che mai orgogliosa di essere tornata sul suo territorio, il Presidente della Provincia (e sindaco di Pontinia) Carlo Medici, il Sindaco Damiano Coletta, Giuseppe Cerasa, e un assessore alla Cultura che ha dato il via, oggi, ad una settimana importantissima per la cultura di Latina.

“La Provincia ha perso molteplici funzioni ma non quella di coordinamento”, così inizia il breve intervento di Carlo Medici che sottolinea come grazie ad un lavoro di sinergia si è riusciti a mettere in fila le eccellenze di un territorio spesso distrattamente conosciuto perfino da chi ci vive.

Grazie anche al lavoro giornalistico di Francesca Petrarca, un pò un fixer per gli altri autori, il territorio si è rivelato fino a prendere forma. Per Latina e per i suoi comuni limitrofi oggi è stato un giorno importante.

Non solo lo testimonia la presenza delle varie amministrazioni limitrofe, come il sindaco di Maenza Claudio Sperduti, ma anche quella del Direttore del Parco del Circeo Paolo Casola, da Antonio Santarelli di Casali del Giglio e dai molti comitati di Quartiere e associazioni.

“La guida è un punto di partenza” – dice il Sindaco Coletta – “un punto di partenza per far vedere che questo territorio può rimboccarsi le maniche e attrarre imprenditori che possono scommettere su di noi e sulle bellezze della nostra città”.

LA CULTURA E CAMBELLOTTI

Perché forse da questo dobbiamo partire, dalla cultura come identità.

È singolare che la conferenza sia stata fatta nella sala centrale del museo Duilio Cambellotti, dove è conservata una lettera dell’artista in cui nel febbraio del 1953 scrive a proposito dello Stemma della Provincia “a paesaggio con le caratteristiche della provincia darà sempre luogo a legittime discussioni, perché accontentati i montani, accontentati i marini, accontentati quelli della pianura, si troverà sempre qualcuno che ha diritto di essere accontentato pure lui e che non si trova espresso” che esprime in questo passaggio un male che affligge questo territorio: la mancanza di identificazione in un territorio unico, non frammentato.

Come a dire che oggi l’unione e la sinergia che scaturisce da queste unioni fa la forza e che questo è un germe che va inserito in profondità nelle coscienze delle persone, tutte che vivono su questo territorio, e che nel loro piccolo cercano ogni giorno di cambiare qualcosa.

LA GUIDA DI REPUBBLICA: LATINA-PONTINO-ISOLE

138 ristoranti, 60 botteghe del gusto, 66 dimore charme, 28 caseifici, 16 produttori di olio, 10 produttori di vino, passeggiate ed itinerari, ma soprattutto itinerari archeologici che per molti sono sconosciuti.

E la guida, su questo tema, entra subito in media res con un brevissimo racconto di Antonio Pennacchi su Mesa di Pontinia e il Mausoleo di Clesippo, risalente al I secolo avanti Cristo.

Antonio Pennacchi

La tomba, dove in tanti passano senza sapere esattamente cosa sia, è appartenuta alla famiglia del patriziato romano della gens Gegania. Leggenda vuole che lo schiavo Clesippo (secondo Pennacchi e il suo racconto, un precursore della virtù del Giudice Nano di De Andrè) impressionò talmente la matrona Genesia che lei lo liberò, ereditandone la ricchezza quando la poveretta morì prima di lui.

Ed è questo storytelling sul nostro territorio così poco conosciuto (da alcuni, non da tutti, sia chiaro) che finalmente ha visto una guida tanto autorevole per distribuzione e riferimenti, raccontarlo ed esportarlo fuori dai confini laziali (le guide vengono diffuse a livello nazionale, ndr) avvicinando così i turisti che arrivano a Roma ad approfittare anche di quanto Latina, la Riviera di Ulisse e i Monti Lepini possono offrire ai nuovi viaggiatori. Non solo ospitalità, qualità del cibo e dei vini, ma anche storia, eccellenze artigianali e conoscenza.

LA GUIDA, HOW TO:

Potrete trovare la guida in tutte le edicole e in tutta Italia al prezzo di 10,90 euro, 263 pagine densissime di consigli. E come ha sottolineato Elena Lusena, emozionata poco prima della conferenza “portatela anche a Milano, regalatela, portatela ovunque, facciamo vedere quanto è bello questo territorio”.

A ridosso delle feste di Natale potrebbe essere un bellissimo regalo per l’amica/o pigro che vi dice sempre che a Latina non c’è nulla. Oppure per voi stessi, che magari non sapete che a Sezze c’è un Museo del Giocattolo. O ad Itri quello del Brigantaggio. O magari che Maenza ospita tutti gli anni una rappresentazione della Passione di Cristo con centinaia di attori e che i palazzi fanno da quinta scenica.

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