Nella giornata di ieri, la Guardia Costiera di Formia è intervenuta per bloccare gli operai di una impresa edile, intenti a scaricare fraudolentemente materiale di scarto nel canale Rio Fresco di Formia.
Era circa mezzogiorno, quando, a seguito di una segnalazione telefonica, i militari della Guardia Costiera di Formia sono intervenuti in località Rio Fresco, riscontrando la presenza di un cantiere edile con due operai al lavoro.
Davanti al cantiere, che si trova adiacente al Torrente Rio Fresco, i militari notavamo una scia di colore bianco che, partendo da una fontana di acqua prossima alla zona dei lavori, arrivava fino ad uno scarico di acque bianche che sfocia direttamente nel Torrente.
Si accertava così che il prodotto illecitamente smaltito, verosimilmente calce, era terminato nel corso d’acqua tingendo di colore bianco sia la sponda del torrente che la vegetazione circostante.
I militari della Guardia Costiera di Formia, dopo aver sospeso ogni attività del cantiere, procedevano con i conseguenti atti di indagine nei confronti del titolare dell’impresa e degli operai presenti sul posto. Ponevano sotto sequestro il materiale edile utilizzato (un sacco da 25 kg di Calce Idrata), parte del quale riversato nel torrente, ed il secchio dove vi era contenuta la stessa sostanza che, secondo le prime indagini, era stata sversata nello scolo pluviale e quindi nel torrente Rio Fresco.
Il titolare dell’impresa – A.R. di Formia – e i due operai – A.S. e C.Y. – sono stati denunciati alla Autorità giudiziaria di Cassino per violazione del Codice dell’Ambiente, in quanto le acque derivanti dalle operazioni di lavorazioni edili contenenti sostanze come calce e vernici, non possono essere immesse in fogna o in mare senza essere state precedentemente trattate e chiarificate con un trattamento chimico-fisico.