Latina non se la passa bene quanto a sostenibilità ambientale. Nella classifica stilata da Ecosistema urbano, il rapporto di Legambiente sulle performance ambientali delle principali città Italiane, realizzato con la collaborazione di Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, il capoluogo pontino è il peggiore tra i laziali e 98esimo Comune su 104 città capoluogo di provincia (leggilo qui per intero).
La prima città in Italia è Trento: altre latitudini, altri mondi.
Il risultato pontino, invero, è francamente imbarazzante sopratutto se si ragiona su alcuni dati in cui Latina quasi primeggia per demerito: raccolta differenziata, dispersione idrica e depurazione acque. Tre elementi che, a sentire gli istituti che ne hanno competenza – rispettivamente, Comune di Latina con l’Azienda speciale per i Beni Comuni (ABC) e Acqualatina S.p.A. – rappresentano un non problema tra comunicati trionfalistici e “microfoni” amici.
Convinzioni e propaganda smentiti, ancora un volta, dalla statistica implacabile di Ecosistema urbano che non sarà la Bibbia ma che, con calcoli statistici, certifica una realtà vissuta dai cittadini di Latina e provincia, sia in servizi che in bolletta: nella classifica di dispersione erogata/immessa il Comune di Latina è al 98esimo posto su 104 capoluoghi di provincia (in linea col risultato complessivo summenzionato), con una capacità di depurazione al 97esimo posto; sul lato della raccolta differenziata risulta nei bassifondi al 94esimo posto. Al netto della bandiere blu e dei sindaci presi come testimonial (vedi video sotto) e con buona pace del modello di ABC sbandierato ai quattro venti dall’attuale amministrazione a marca Latina Bene Comune (col prossimo ingresso dei Dem) come fosse invidiato in tutta Italia. Basterebbe guardare il dato attuale della raccolta differenziata di ABC – 27,8% – per parlare di meno e pedalare di più.
Non va meglio al verde dove nel rapporto numero degli alberi/100 abitanti e verde urbano, Latina si piazza alla 91esima e all’81esima posizione.
All’offerta del trasporto pubblico, nonostante una nuova società (CSC) e proclami più o meno da tripudio entusiastico del Comune, viene data una posizione preoccupante: 88esimo posto.
Risultati che indicano una sola via: rimboccarsi le maniche e rivolgere llo sguardo altrove imparando con umiltà, da fuori, vieppiù all’estero, piuttosto che perdere tempo in inutili dibattiti ombelicali spesso strumentalizzati per questo o quel fine elettoralistico.