Che la Giunta Gervasi abbia cercato di fare il possibile nelle ultime tre settimane nel ripristinare la salubrità degli 11 plessi scolastici, che ancora stentano ad avviare la regolare attività didattica negli immobili pubblici messi a disposizione del Comune, non vi è dubbio. La sensazione è però che nei giorni dal 10 al 13 settembre la Giunta non avesse minimamente compreso l’entità degli errori, e dei conseguenti rischi, commessi dall’azienda di igienizzazione La Rapida 2004.
CONFRONTO AL PALAZZETTO DI VIA CONTE VERDE
Difficile, se non impossibile, per qualsiasi istituzione locale comprendere allora che a Borgo Vodice quegli alunni della scuola dell’infanzia e della primaria Caio Giulio Cesare avrebbero fatto bene a non entrare nelle aule per il primo giorno di scuola (11 settembre scorso), ma certo ci sarebbe aspettati da parte del primo cittadino nella ricostruzione degli eventi avvenuti quei giorni una maggiore puntualità questa mattina nell’incontro tenutosi presso il Palazzetto dello sport “Vitaletti” di Via Conte Verde.
DALL’IGIENIZZAZIONE AL PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Lunedì 9 settembre La Rapida 2004 si dedica in particolare all’igienizzazione del plesso di Borgo Vodice. Martedì 10 settembre, viene data disposizione ad alcune dipendenti dell’Istituto di aprire le finestre e arieggiare gli ambienti interni. Mercoledì 11 settembre gli alunni della Giulio Cesare entrano in classe per il loro primo giorno scolastico.
L’ODORE ACRE
Sembra che durante le prime ore della mattina dell’11 l’odore fosse tenue, ma già in tarda mattinata l’odore avrebbe cominciato a diventare più intenso. Solo molti giorni dopo grazie ai rilevamenti dell’Arpa sarebbero state trovate tracce dell’insetticida organofosfato del Clorpifiros metile (CPS), particolarmente utilizzato in agricoltura contro le larve di lepidotteri che minacciano la frutta. È ipotizzabile che il calore abbia accelerato il movimento aereo delle molecole del CPS.
IL 12 SETTEMBRE NON SI ENTRA
Il 12 settembre un avviso davanti ai portoni della scuola elementare avvisa i genitori e gli studenti della sospensione per quel giorno dell’attività didattica. Davanti alle porte della materna sono invece le maestre a sconsigliare ai bambini di entrare all’interno della struttura a causa dell’odore fortemente acre.
UNDICI PLESSI CHIUSI
In quello stesso giorno la Gervasi emette l’ordinanza sindacale n.22 di chiusura non solo del plesso di Borgo Vodice, ma anche della scuola primaria di Borgo San Donato. Solo all’indomani con l’ordinanza n.23 tutta la cittadinanza comprende come l’azienda abbia utilizzato la stessa sostanza, poi rivelatasi a rischio di neurotossicità per l’essere umano, in tutti gli istituti scolastici del territorio di Sabaudia: viene disposta la chiusura degli undici plessi.
INSEGNANTI ANCORA A SCUOLA
L’errore più evidente viene commesso quando nei giorni successivi all’11 settembre gli insegnanti iniziano a raccogliere e depositare negli sgabuzzini, o restituire ai genitori, il materiale di cartolibreria presente nelle aule (cartine geografiche. libri ed altro). Il personale si espone nuovamente per lunghe ore alle molecole di CPS.
TUTTO IL POSSIBILE DAL 16 SETTEMBRE
Dal 16 fino al 28 settembre seguono altre 4 ordinanze sindacali da parte della Gervasi di chiusura fino a nuova disposizione delle scuole. Il primo ottobre il Consulente Tecnico Ufficiale (CTU) della Procura della Repubblica si reca per un sopralluogo all’interno degli edifici alla presenza del sindaco, del dirigente comunale del settore IX e del capo della polizia locale. Il 4 ottobre arriva la settimana ordinanza (la n.29) che in virtù del verbale del 2 ottobre del CTU della Procura, sentito il parere dell’Unità Complessa-Servizio Igiene Pubblica dell’ASL, stabilisce la chiusura fino all’attuazione dei protocolli indicati nel verbale di sopralluogo del primo ottobre.
SANIFICAZIONE E TINTEGGIATURA
Nel verbale il consulente Dino Chiaruci suggerisce di trattare i pavimenti e le pareti con alte concentrazioni di ipoclorito di sodio e di tinteggiare successivamente le pareti. Per i banchi e suppellettili viene raccomandato il trattamento con soluzione di bicarbonato di sodio al 5%, successiva asciugatura e infine strofinio con alcol denauturato. Per il trattamento dell’aria indoor sarebbe stata coinvolta Arpa Lazio.
PROCEDURA DI AFFIDAMENTO
Per attuare lavori di sanificazione e tinteggiatura la Giunta ha dovuto deliberare con atto n.192 del 6 ottobre l’autorizzazione per l’avvio del procedimento di affidamento a cui sono seguite ieri una serie di determine dirigenziali. Come la stessa avvocatessa Gervasi ha affermato questa mattina, è impossibile sapere quando gli alunni potranno tornare nelle proprie scuole. Nel frattempo dovranno alternarsi con turni mattutini e pomeridiani in strutture, quali caserme ad esempio, adattate temporaneamente alle esigenze didattiche.
DENUNCIA CONTRO IGNOTI
Se non ci fosse un’indagine in corso della Procura a seguito della denuncia del Comune contro ignoti, verrebbe quasi la tentazione di domandarsi se la ditta appaltatrice abbia comunicato all’ente locale già il 10 settembre tutto ciò di cui era a conoscenza.