IDENTIFICATA LA DONNA TROVATA NEL CORTILE A MILANO: È LA 19ENNE AURORA LIVOLI DI MONTE SAN BIAGIO

È una giovane di 19 anni nata a Roma e residente in provincia di Latina la ragazza trovata morta lunedì mattina in via Paruta 74 a Milano

Aurora Livoli è stata identificata dai carabinieri grazie alla diffusione delle immagini di video sorveglianza. La giovane si era allontanata da casa lo scorso 4 novembre, come denunciato dalla famiglia, che aveva avuto con lei l’ultimo contatto telefonico il 26 novembre. In quell’occasione aveva riferito di stare bene, e di non essere intenzionata a tornare a casa.

Il padre della 19enne, Ferdinando Livoli, insieme allo zio, l’avvocato Massimo Basile, residenti a Monte San Biagio, si sono presentati in caserma a Fondi nel pomeriggio di martedì 30 dicembre, dicendo di aver riconosciuto il volto della figlia nei frame diffusi qualche ora prima dai carabinieri del Comando provinciale di Milano per cercare di identificare la donna morta in via Paruta. La Procura ha disposto l’esame autoptico.

Le autorità non escludono alcune ipotesi, ma tutto fa pensare che si sia trattato di un omicidio, tanto che il pubblico ministero di Milano Antonio Pansa indaga proprio per omicidio volontario. Sul cadavere sono infatti stati rinvenuti degli evidenti segni sul collo che potrebbero essere il risultato di un’aggressione. La vittima, ancora da identificare, aveva un paio di pantaloni trovati abbassati, cosa che fa ipotizzare anche una possibile violenza sessuale, o un tentativo di violenza. La donna aveva inoltre un giubbotto, ma non una maglia. Altra informazione trapelata è che non fossero presenti documenti d’identità. Una telecamera di videosorveglianza privata infatti ha ripreso la ragazza mentre entra nel cortile dell’edificio, condiviso con altre palazzine con l’ingresso anche su via Padova. Era insieme a un uomo, alto, magro e vestito di bianco, nel cuore della notte. Lei davanti, lui dietro, apparentemente senza essere minacciata. Circa un’ora dopo, l’uomo è uscito da solo. La telecamera aveva scorto la diciannovenne mentre arriva da via Cesare Arici in compagnia dell’uomo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile, seguiti dai colleghi della sezione Omicidi del Nucleo investigativo di via Moscova; è stato chiamato il medico legale per i primi rilievi. Saranno necessari ulteriori e più approfonditi accertamenti per riuscire a ricostruire le dinamiche della vicenda.

Interrogati sull’accaduto, i residenti del condominio non hanno riconosciuto la donna, che evidentemente non abitava nel palazzo al civico 74. In tanti hanno infatti dichiarato che la vittima “non abita qui”, come riferito da Il Giorno. Pare improbabile che la donna possa essersi gettata da uno dei piani dello stabile, le ferite lo escluderebbero. Inoltre, come spiegato dai residenti, il cancello del condominio è sempre aperto, dunque chiunque avrebbe potuto accedere al cortile.

La giovane è stata trovata in una zona di Milano Est, un’area comunque complicata dal punto di vista sociale. Una famiglia rispettata e benvoluta a Monte San Biagio, quella di Aurora Livoli. Padre odontotecnico e madre architetto, la 19enne era stata adottata e si trovava in nord Italia, dopo aver avuto qualche difficoltà a Monte San Biagio, aiutata dai servizi sociali del Comune. Sarà la magistratura di Milano a stabilire qual è stato il destino tragico di questa giovane ragazza pontina.

Aurora viveva a Monte San Biagio e si era diplomata da poco all’Itis Pacinotti, nella sede di Fondi. Ai genitori aveva detto di stare bene, ma aveva intenzione di non tornare da Milano dove si trovava da circa 50 giorni.

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