DISSESTO IDROGEOLOGICO, LEGA AURUNCA: “PRIORITÀ NAZIONALE”

“La manutenzione del territorio è una priorità nazionale”, l’intervento di Giovanni Meschino, Presidente Movimento Popolare Lega Aurunca

“Le intense piogge di questi giorni stanno riportando drammaticamente alla luce il grave dissesto idrogeologico che affligge da anni il nostro Paese. Una condizione ben nota, frutto anche dell’abbandono progressivo del suolo, conseguenza dello spopolamento delle campagne e delle aree montane a favore dei grandi centri urbani.

Da tempo denunciamo come politiche fondate prevalentemente su divieti rigidi e indiscriminati nelle zone extraurbane risultino dannose per il territorio: esse accelerano lo spopolamento e privano vaste aree del Paese della presenza dell’uomo, che resta invece un elemento essenziale di cura, presidio e manutenzione. In una fase di profonda crisi economica e sociale, la terra può e deve tornare a essere una risorsa strategica anche per il rilancio dell’economia nazionale, non solo in termini edilizi ma attraverso attività agricole, ambientali e produttive sostenibili.

In questo contesto è indispensabile che gli enti pubblici si assumano pienamente la responsabilità del cosiddetto “governo delle acque”, una delle funzioni più basilari che uno Stato moderno ha il dovere di garantire. Nel Lazio, ad esempio, la quasi totalità dei comuni presenta fattori di rischio idrogeologico. A ciò deve affiancarsi un controllo più rigoroso, in particolare nel settore edilizio.

Occorre anche recuperare pratiche di buon senso adottate in passato: i contadini, in accordo con i proprietari confinanti, provvedevano a incanalare e regolare le acque piovane per favorirne il naturale deflusso senza arrecare danni, fino al mare. Una cultura della manutenzione diffusa che oggi appare smarrita.

Nonostante l’elevato numero di addetti impiegati in enti intermedi, parchi naturali, organismi di tutela e forze di vigilanza, il territorio continua a ricevere scarsa cura da parte delle amministrazioni pubbliche. Le conseguenze di queste carenze e dei mancati controlli, soprattutto in ambito edilizio, si ripresentano ciclicamente in modo sempre più grave e, purtroppo, spesso mortale. A pesare sono sia l’insufficienza dei finanziamenti, in particolare regionali, sia l’incapacità di destinare a questi interventi la manodopera necessaria.

Dove possibile, sarebbe inoltre utile e vantaggioso per la collettività impiegare, con le dovute garanzie, anche detenuti ristretti negli istituti di pena in lavori di pubblica utilità legati alla cura del territorio, insieme a cittadini disoccupati, volontari del servizio civile e personale qualificato.

L’appello è rivolto direttamente ai governanti: in un Paese dove milioni di famiglie faticano ad arrivare a fine mese, dove la povertà cresce, il servizio sanitario è in difficoltà non per colpa degli operatori, il dissesto idrogeologico è fuori controllo, l’industria perde competitività e la pressione fiscale è insostenibile, appare incomprensibile che la priorità assoluta sia il riarmo, con investimenti plurimiliardari, anziché il sostegno ai settori fondamentali per migliorare concretamente la vita dei cittadini”.

Così, in una nota, Giovanni Meschino, Presidente Movimento Popolare Lega Aurunca.

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