Il bilancio di un anno e l’analisi del territorio da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Latina: “Territorio sicuro, ma è allarme armi e droga”
C’è praticamente un caso armi nella provincia di Latina, in considerazione dei sequestri effettuati nell’ultimo anno. A dirlo è il Comandante provinciale dei Carabinieri di Latina, colonnello Christian Angellillo, che ha parlato in una conferenza stampa indetta per il consueto bilancio di fine anno.
Il colonnello Angelillo ha tenuto a precisare che Latina è una città sicura, dove si può mandare a spasso anche un bambino e che non deve essere creato allarme sociale, anche alla luce degli ultimi eventi esplosivi che hanno visto, suo malgrado, protagonista la città.
Per quanto riguarda le armi, il colonnello ha spiegato che sono legati agli interessi per lo spaccio della droga. Sono le varie fazioni criminali a farla padrone in questi due cambi, ad ogni modo il comandante è stato netto: “In provincia girano tante armi e questo costituisce un problema che comunque si continua ad affrontare. Siamo sul pezzo”. Per la droga, invece, al di là delle azioni repressive, “c’è ancora tanta domanda in provincia, senza distinzione di censo e età. A richiederla è anche il sessantenne che vuole sentirsi ventenne”.
Altra emergenza tangibile è quella delle truffe agli anziani, vista la frammentarietà dei gruppi dediti a questo tipo di reato. Peraltro, per raggirare le persone, questi truffatori si stanno servendo anche dell’intelligenza artificiale in modo da camuffare meglio le loro voci e farle passare per quelle dei parenti dei poveri truffati.
Nel video seguente, ci sono tutti i punti toccati dal comandante: oltreché a truffe, droga e armi, anche la lotta al caporalato e le iniziative di legalità soprattutto contro il bullismo e il cyberbullismo. Così come spiegato ieri dal Questore di Latina, Fausto Vinci, anche per il Comando Provinciale dei Carabinieri, dati alla mano, i reati a Latina e provincia sono in calo.
Ad essere ricordato dal colonnello Angelillo, anche la vicenda dei due Carabinieri che ad Aprilia, lo scorso marzo, furono raggiunti da colpi d’arma da fuoco per mano di un 22enne di origine croata.