Latina: i Carabinieri arrestano un 46enne per rapina impropria, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Due complici in fuga
All’esito dell’interrogatorio, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, ha convalidato l’arresto del 46enne albanese, accusato della rapina in una villa di via Nascosa e difeso dall’avvocato Omar Nardin. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere e il gip Mattioli ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La vicenda risale alla serata del 21 dicembre quando i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Latina hanno arrestato, in flagranza di reato, il cittadino albanese di 46 anni, in Italia senza fissa dimora, già noto alle forze di polizia, per il reato di rapina impropria, violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Nello specifico, i Carabinieri, su richiesta pervenuta al 112, sono intervenuti in via Nascosa per un furto presso la villa di un uomo di 73 anni, da questi utilizzata come seconda casa. È stato proprio il 73enne ad avvertire il numero d’emergenza, avendo ricevuto l’impulso sul suo cellulare che lo avvertiva di una intrusione all’interno della villa.
I Carabinieri, giunti sul posto subito dopo essere stati attivati, nell’accedere nell’abitazione interessata, mediante una scala esterna, si sono imbattuti in tre soggetti in fuga, tutti travisati, con un sacco contenente la refurtiva. I tre, al fine di darsi alla fuga, si sono lanciati contro i militari dell’Arma che sono riusciti, non senza difficoltà e solo dopo aver vinto la resistenza attiva da loro posta in essere, a bloccarne soltanto uno, arrestandolo. I ladri, infatti, alla vista dei miliari, sono passati alle vie di fatto, aggredendoli e tirando calci e pugni.
A causa delle lievi lesioni riportate, un militare è dovuto ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso di Latina al “Santa Maria Goretti”. La refurtiva, recuperata, è stata riconsegnata al legittimo proprietario. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Latina dove, dopo la convalida del suo arresto, rimane detenuto.
È probabile che l’uomo, domiciliato ad Ardea, faccia parte di una banda di professionisti del furto che prendono di mira le case incustodite. È caccia ai complici.
