DUP APPROVATO A LATINA, M5S: “PROMESSE IRREALIZZABILI E SILENZIO SUI COSTI”

Ciolfi (M5S): “DUP 2026–2028, tra promesse irrealizzabili, silenzi sui costi e una città che resta ferma”

Libro dei sogni, opere incompiute e oltre 590 mila euro l’anno per il vertice amministrativo: il Documento di Programmazione non risponde ai problemi reali di Latina

Il Documento Unico di Programmazione approvato oggi dal Consiglio comunale si presenta come un elenco di promesse, dichiarazioni di principio e buone intenzioni che, lette alla prova dei fatti e delle risorse effettivamente stanziate, restituiscono l’immagine di una città sospesa tra ciò che non è stato fatto e un nuovo libro dei sogni difficilmente realizzabile.

Ho letto integralmente il DUP, riportando nel mio intervento critiche puntuali e non la solita litania come qualcuno ha voluto definirla. Ciò che emerge è un documento che aggiorna formalmente la programmazione, ma che non affronta in modo serio e trasparente i nodi strutturali di Latina, né spiega come l’Amministrazione intenda colmare la distanza sempre più evidente tra annunci e risultati concreti.

Un interrogativo emerge dalla parte relativa alla macropianificazione assunzionale del personale per il triennio 2026–2028, che prevede nella programmazione del fabbisogno a tempo determinato figure apicali come il Direttore Generale ex art. 108 TUEL, il personale ex art. 90 e altre posizioni di vertice. Il Direttore Generale viene descritto come una “figura istituzionale preposta a scardinare le vecchie concezioni burocratiche”, chiamata a garantire una pianificazione strategica dei risultati. Una definizione ambiziosa, che però si accompagna a un dato molto concreto: una previsione di spesa annua pari a 592.321,04 euro.

In Aula ho chiesto chiarimenti, perché «si tratta di una cifra decisamente importante». Ho chiesto se tale importo sia riferito al solo Direttore Generale, se comprenda anche il Segretario Generale o altre figure apicali. Su questo punto, tuttavia, «in Commissione non ci è stato detto nulla dal Direttore Generale durante la presentazione del documento», un silenzio che va chiarito, quando si parla di scelte strategiche e di risorse pubbliche.

Sul fronte cultura e turismo, viene rilanciata la candidatura di Latina a Capitale Italiana della Cultura 2026, ma non può non tornare alla mente come sia andata la candidatura 2025, quando ci venne contestata l’assenza di ricettività e non fummo in grado di rispondere perché quella ricettività non esisteva. Oggi la situazione è persino peggiorata: dall’agosto 2025 Latina avrà ancora ancora meno posti letto, perché anche l’Hotel de la Ville è passato definitivamente a nuova destinazione. «Altro che visione turistica: i numeri raccontano una città che arretra».

Il vuoto contenutistico del DUP su cultura e turismo ricalca un vuoto politico evidente: una delega rimasta senza assessore e trattenuta dalla Sindaca, senza che ciò abbia prodotto una strategia chiara o risultati concreti. Lo stesso vale per la Fondazione del Centenario, affidata con decreto ministeriale alla presidenza dell’ex sindaco Zaccheo, una scelta condivisa dalla Sindaca ma che segna una rottura evidente con lo spirito originario di un progetto nato per essere politicamente condiviso. «Una nomina calata dall’alto ha sancito la perdita di condivisione di un progetto che

avrebbe dovuto unire la città», ed è auspicabile che il neo nominato Presidente voglia ripristinare un modello partecipato.

Il DUP continua poi ad elencare interventi e obiettivi su urbanistica, sport e Marina di Latina: Villaggio dello Sport, nuovo palazzetto, nuova piscina comunale, destagionalizzazione, albergo diffuso, dragaggio del Porto Canale di Rio Martino, riapertura del ponte Mascarello, contrasto all’erosione costiera. Un elenco lungo, ma privo di una vera indicazione su tempi, coperture e fattibilità. «È un aggiornamento del non fatto, a cui si aggiunge un aggiornamento del libro dei sogni».

Sulla cura e bellezza della città, si parla di verde pubblico e rigenerazione urbana, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: 187 alberi appena piantati nel Parco Porta Nord ed altri nel progetto Upper nel parcheggio del mercato settimanale sono morti per mancata manutenzione e centinaia di pini stanno morendo perché non sono stati stanziati i fondi per i trattamenti endoterapici anticocciniglia, mentre si moltiplicano annunci su fontane e spazi pubblici senza indicazioni concrete. «Mi chiedo di quale verde e di quali fontane si stia parlando».

Anche sul fronte della connettività e della trasparenza il DUP promette molto e realizza poco. Si parla di Wi-Fi gratuito nei luoghi di aggregazione, ma un emendamento del M5S, approvato all’unanimità nel 2023 per il Wi-Fi in Piazza del Popolo, non è mai stato attuato. Si promette piena accessibilità ai dati, ma sulla pagina Amministrazione Trasparente del sito del Comune non sono assolti alcuni obblighi di pubblicazione di cui ho chiesto conto più volte senza risposta. «Come si può parlare di trasparenza mentre si continua a fuggire dalle interrogazioni consiliari?».

Il DUP approvato oggi non è uno strumento credibile di governo della città. È il racconto di un’Amministrazione che preferisce scrivere ciò che vorrebbe fare piuttosto che spiegare perché ciò che aveva promesso non è stato realizzato. «I cittadini vedono la realtà ogni giorno: nessuna narrazione potrà sostituire i fatti».

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