ABC E PISCINA COMUNALE, M5S: “UNA COMMISSIONE CONVOCATA IN FRETTA E FURIA, ALTRO CHE TUTTO A POSTO”

Il M5S chiede responsabilità politica: “In Commissione odierna, la delibera sulla ricognizione dei servizi pubblici locali è stata definita una mera presa d’atto. Ma la vera presa d’atto dovrebbe essere dell’amministrazione Celentano: le loro narrazioni non bastano più”

Ciolfi (M5S): “La propaganda non regge più: la città soffoca tra rifiuti e servizi al collasso. Altro che “tutto a posto”: minimizzate le criticità di ABC e della piscina comunale, mentre frigoriferi e materassi invadono il centro storico e atleti con disabilità che partecipano a competizioni di livello internazionale, sono costretti ad allenarsi fuori Latina”

“Quanto accaduto oggi in Commissione congiunta Bilancio–Attività Produttive, convocata per l’approvazione della Proposta di Deliberazione di Consiglio sulla ricognizione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, conferma ancora una volta il modo in cui questa Amministrazione concepisce il ruolo del Consiglio comunale.

Una Commissione convocata in urgenza alle 8.15 del mattino, a ridosso di un Consiglio fissato alle 9.00, con centinaia di pagine di allegati messi a disposizione il giorno prima per il giorno dopo, senza alcun tempo congruo per l’analisi. Ho chiesto al Direttore Generale per quale motivo si arrivi in commissione il 19 dicembre con queste modalità. La risposta è stata che non si poteva convocare a giugno perché era necessario avere dati aggiornati. Ma tra giugno e la vigilia di Natale c’è il mondo, e ciò che emerge non è l’aggiornamento dei dati, ma una gestione approssimativa, priva di programmazione e di rispetto per il lavoro consiliare e anche per gli uffici oggi convocati in massa a relazionare.

Nel corso della seduta, i presidenti di commissione hanno sostenuto che si trattasse di una semplice presa d’atto, tale da non richiedere domande né approfondimenti. Una ricostruzione che non regge alla prova dei fatti. Qui non siamo di fronte a un atto neutro, ma a una deliberazione che incide su servizi pubblici essenziali, affidamenti pluriennali, concessioni ultra-trentennali, proroghe reiterate, aziende partecipate in grave sofferenza, bilanci contestati e rischi economici e finanziari rilevanti per il Comune. Definire tutto questo una presa d’atto significa negare la realtà e costruire una narrazione comoda per chi governa, ma lontana dai fatti.

Il caso più emblematico è quello del servizio rifiuti. L’Azienda Speciale ABC opera di fatto in una condizione di esercizio provvisorio da tre anni, con un bilancio consuntivo 2024 approvato dal CdA ma contestato dal Comune, una modifica del contratto di servizio intervenuta in modo unilaterale e retroattivo, un nuovo consuntivo inserito negli atti, ma ancora privo del parere dei revisori contabili e uno stallo amministrativo e contabile sistematicamente minimizzato. Nel frattempo, la situazione dei rifiuti in città è sotto gli occhi di tutti: frigoriferi e materassi abbandonati accanto ai cassonetti stracolmi di rifiuti in pieno centro storico, escluso dal porta a porta, e un nuovo progetto annunciato ma ancora allo stato embrionale. «Qui non serve alcuna propaganda: la realtà parla da sola».

Gravemente sottovalutata è anche la situazione della piscina comunale, un servizio la cui efficacia è oggi limitata nonostante gli impegni economici del Comune e una rimodulazione del contratto, sia per i ritardi del concessionario nei pagamenti dovuti al Comune, sia per la soddisfazione dell’utenza. Le associazioni sportive tornano ripetutamente a segnalare criticità, denunciando il mancato accoglimento delle loro istanze e una possibile violazione dei loro diritti da parte dell’Ente e del concessionario. È inaccettabile che realtà come la Polisportiva Hyperion Onlus, con atleti con disabilità che partecipano a competizioni di livello mondiale, siano costrette ad allenarsi fuori Latina perché in città non trovano spazi acqua disponibili. Anche questo fa parte della ricognizione e andava detto con chiarezza.

Lo stesso approccio omissivo riguarda il sistema delle partecipate e delle concessioni, dalla partecipazione in Acqualatina alle gravi criticità che interessano Ipogeo, ben visibili a chiunque voglia guardare. «È stato detto apertamente che la presa d’atto è necessaria per evitare sanzioni, ma se si fosse detto chiaramente che dentro quella presa d’atto ci sono problemi seri, sarebbe stato un atto di onestà politica. Qui invece si è scelta la strada della negazione».

Il Consiglio comunale ha il compito del controllo democratico sull’azione amministrativa. Ridurre quel ruolo a un passaggio formale, svuotarlo di contenuto e trasformare le Commissioni in luoghi dove si ratifica senza discutere è un errore politico grave che ricade interamente sull’Amministrazione Celentano.

La presa d’atto vera dovrebbe essere dell’amministrazione Celentano: le narrazioni non bastano più». I cittadini vedono ciò che accade ogni giorno sotto casa, nei servizi che non funzionano, nei rifiuti accumulati. Il nostro compito è portare quei fatti dentro le istituzioni e pretendere risposte e cambi di rotta. Su questo terreno il M5S continuerà a incalzare la maggioranza, perché il Consiglio comunale è il cuore della democrazia cittadina, il luogo dove espletare il mandato conferitoci dagli elettori in loro rappresentanza”.

Così, in una nota, Maria Grazia Ciolfi, capogruppo e consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Latina.

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