CAMORRA E VOTI A TERRACINA, DE GREGORIO DENUNCIATO DA UNA DONNA: “LA FACCIO SPARARE”. GIP: “SI OCCUPA DEGLI INTERESSI DI MARANO”

Gavino De Gregorio
Gavino De Gregorio

Camorra e voti a Terracina, per il Gip ci sono le esigenze cautelari. Ecco perché il consigliere comunale della Lista Giannetti, Gavino De Gregorio, va ai domiciliari

Accusato di voto di scambio politico mafioso ed estorsione con metodo mafioso, tutti reati contestati in concorso con Eduardo Marano, il marito della potente Patrizia Licciardi, donna dell’omonimo clan di camorra napoletana, il consigliere comunale di maggioranza, a Terracina, Gavino De Gregorio finisce ai domiciliari per l’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Maria Gaspari.

Il Gip non lascia dubbi alle sue convinzioni: per De Gregorio sussiste un attuale e concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, in quanto, almeno da qualche anno, per quanto risulta dalle indagini, ha un rapporto di amicizia connotato da reciproca convenienza con Eduardo Marano, certamente appartenente ad una famiglia mafiosa (il clan Licciardi) e si è mostrato disponibile a soddisfare ogni sua pretesa, lecita o illecita che fosse, avendone il tornaconto di essere sostenuto all’elezioni per il Comune di Terracina, dove è stato eletto consigliere anche grazie al suo appoggio, e mostrando anche un certo compiacimento per l’amicizia che lo lega a lui, così come emerge dal contenuto delle conversazioni intercettate”.

E ancora: “anche da consigliere comunale, nonostante la carica pubblica, ha continuato a occuparsi degli interessi del Marano e ha concorso con lui nella commissione con metodo mafioso di una tentata estorsione mostrando di non avere alcuna remora nel rendersi complice anche di gravi delitti contro la persona”.

De Gregorio, tuttora consigliere comunale, secondo il Gip “è plausibile ritenere che abbia continuato a comportarsi come ha sempre fatto, in assenza di elementi di senso contrario e che continui a comportarsi così anche in futuro; peraltro il profilo criminale di De Gregorio si tratteggia in maniera significativa in una conversazione intercettata tra lui e il fratello Mariano il 27 novembre 2023, da cui emerge la sua propensione alla risoluzione di una controversia ricorrendo a persone che avrebbero potuto commettere per loro conto atti criminosi”.

In quel caso, come captato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, il politico litiga con una donna, dipendente dell’agenzia assicurativa Generali di Terracina che, a maggio 2023, aveva denunciato De Gregorio e il fratello per minaccia, ingiuria e lesioni colpose. Il consigliere comunale, avendo appreso della denuncia, ipotizzerebbe, secondo il Gip, la possibilità di far sparare alla donna e di farle rubare l’auto.

“Quello che ho detto io in Tribunale dirò davanti a loro, gli dirò davanti al Giudice “sei una falsa di merda” perché una così veramente non merita….non merita…merita soltanto di avere…in medicine…ma io la faccio…io la faccio sparare, ti giuro la faccio sparare non me ne fotte un cazzo!“.
Al che il fratello gli dice: “Nooo“.
De Gregorio: “E mo vedi!”
Il fratello: “Gli bruci la macchina …quando finisce tutta questa storia”
De Gregorio: “Nooo…la macchina perchè quel pezzo di merda se ne è andato, però Mamo già si faceva dare tutti i dati e gliela facevamo rubare. Gliela facevo rubare….tutte le macchine che si comprava gliele facevo rubare”.
Il fratello: “E se è assicurata furto e incendio no”
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“È necessaria – scrive il Gip – nei confronti di Gavino De Gregorio una misura di tipo restrittivo, impeditiva della sua libertà di movimento e dei contatti necessari per la prosecuzione delle sue attività illecite, non essendo a tal fine sufficiente una misura interdittiva o comunque più gradata; misura che può essere ritenuta quella degli arresti domiciliari”.

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