Maltratta sorella e madre: scatta il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico nei confronti di un giovane di Latina
Già interessato da processi (uno per violenza sessuale) e coinvolto in azioni violente, il giovane di 26 anni, di Latina, A.B. (queste le sue iniziali), difeso dall’avvocato Marco Nardecchia, è stato raggiunto da un provvedimento di divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Paolo Romano. Il 26enne sosterrà l’interrogatorio di garanzia il prossimo mercoledì 10 dicembre.
Diversi gli episodi raccolti dalla Squadra Mobile di Latina che ha preso in carico la denuncia di madre e sorella dell’indagato. Secondo le accuse che costano al 26enne l’accusa di maltrattamenti in famiglia, il giovane avrebbe adottato atteggiamenti possessivi, provocatori e prevaricatori nei confronti delle due donne, arrivando a distruggere suppellettili e mobili di casa.
Gli insulti più gravi sono stati rivolti alla sorella: denigrata, offesa e vessata in più occasioni. La ragazza sarebbe stata presa di mira sul lato fisico, tanto che il fratello l’ha definita più volte come obesa e brutta. Il 26enne le avrebbe detto che “Puoi piacere solo uomini obesi, fallita, puttana, zoccola, dovresti andare in giro a dara a chiunque, ritardata e cicciona”. Il 26enne avrebbe anche espettorato addosso alla sorella, con minacce di distruggerle cose dal valore affettivo. In una occasione, la ragazza sarebbe stata percossa con una sedia e una porta sradicata. In altre circostanze, il fratello avrebbe preso a calci la sorella, addirittura in pancia e con una gomitata le avrebbe rotto gli occhiali. Lo scorso 14 ottobre, l’indagato, durante una lite per futili motivi, avrebbe offeso e minacciato di morte la sorella, tanto da arrivare a poggiare una mano su un coltello: “Se continui a insultare la mia fidanzata, ti accoltello…adesso ti prendo a testate in faccia fino a romperti tutti i denti”. Solo grazie all’intervento della madre e ad un amico ospite in casa, i due, fratello e sorella, sono stati separati.
Un clima di intimidazione e soggezione psicologiche terribile che ha portato all’emissione del provvedimento da parte del Gip di Latina.
