FAVORI E SOFFIATE A SPERLONGA: AL MOMENTO TUTTI ZITTI DAVANTI AL GIUDICE

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Inchiesta sul Comune di Sperlonga, tre degli indagati hanno sostenuto l’interrogatorio preventivo come previsto dalla riforma Nordio

Sono iniziati oggi, 4 dicembre, gli interrogatori preventivi dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, per gli indagati nell’inchiesta su Sperlonga che contesta alcuni episodi di corruzione e malcostume all’interno del Comune.

Oggi, è stata la volta dell’ex segretaria generale del Comune di Sperlonga, Massimina De Filippis, difesa dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, della responsabile Capo Area “Territorio e Ambiente” del Comune di Sperlonga, Vittoria Maggiarra, assistita dagli avvocati Gaetano Netani e Vincenzo Macari e del Carabiniere Gianluigi Simonelli, difeso dall’avvocato Antonio Cardinale. Presenti anche i pubblici ministeri titolari dell’indagine, Valentina Giammaria e Giuseppe Bontempo. Tutti e tre gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, al contempo gli avvocati Macari e Netani hanno fornito alcuni spunti alla vicenda che ha coinvolto la loro assistita.

Domani, 5 dicembre, è previsto l’interrogatorio del Sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, per cui la Procura di Latina ha chiesto la misura dell’obbligo di firma: se applicata, il primo cittadino dovrà recarsi a cadenza decisa dal giudice presso la stazione dei Carabinieri (probabilmente ogni tot giorni). A rischiare gli arresti domiciliari sono De Filippis, il vigile urbano Giuseppe Di Lelio, il quasi omonimo Giuseppe Mario Di Lelio, e il presidente della commissione del concorso finito sotto i radar, Giuseppe Grimaldi.

Chiesta l’interdizione per 12 mesi dal posto di lavoro per Vittoria Maggiarra e per il carabiniere accusato di aver dato una soffiata sulle indagini in corso, Gianluigi Simonelli.

L’INDAGINE – Ad essere indagati nell’indagine coordinata dai pubblici ministeri di Latina Valentina Giammaria e Giuseppe Bontempo sono amministratori, funzionari e appartenenti alle forze dell’ordine, tra cui un vigile urbano e un carabiniere in servizio a Fondi. Tra le accuse, assunzioni pilotate, permessi edilizi irregolari, falsi, induzione a dare o promettere utilità e rivelazione di segreto d’ufficio. I fatti al centro dell’attenzione si concentrano tra gli anni 2021 e 2022 quando il Comune fu anche oggetto di perquisizione.

Ad essere indagata l’ex segretaria generale del Comune, Massimina De Filippis che, per una delle accuse contestate dalla Procura di Latina, è indagata insieme a Simonetta D’Arcangelo e Federica Vaccaro, per falso. Secondo l’accusa, De Filippis avrebbe formato un atto amministrativo avente ad oggetto la cessione a titolo gratuito al Comune di Sperlonga di alcuni immobili, attestando in maniera falsa che il 27 maggio 2021 avrebbe dato lettura alle parti dell’atto di cessione a titolo gratuito di beni immobili. Il falso si sarebbe concretizzato in quanto De Filippis avrebbe certificato che le parti erano presenti e avrebbero sottoscritto davanti a lei l’atto, presso la sede dello stabilimento balneare “Salette Beach”. In realtà, D’Arcangelo e Vaccaro, le due parti, avrebbero sottoscritto tale atto solo nei giorni successivi.

L’ex segretaria del Comune di Sperlonga è accusata anche di rivelazione ed utilizzazione di segreto d’ufficio. L’indagata avrebbe violato notizie in riferimento alle attività di sosta camper a un soggetto non titolare del diritto di accesso agli atti.

Accusati di corruzione anche un vigile urbano, Giuseppe Di Lelio, e un suo amico, Giuseppe Mario Di Lelio. A gennaio 2022, il 56enne, agente della Polizia Locale di Sperlonga, si sarebbe messo a disposizione del più anziano omonimo (73 anni) per il rilascio di alcuni permessi di parcheggio, impegnandosi anche a non trasmettere alla motorizzazione una multa presa sulla Flacca che prevedeva la decurtazione di punti della patente. In cambio, il 73enne avrebbe promesso al vigile urbano di adoperarsi per raccomandare il figlio per un posto alle Forze Armate, interessando anche il sindaco di Sperlonga, Armando Cusani.

Inoltre, il vigile urbano avrebbe detto al suo omonimo che i Carabinieri avevano acquisito presso il Comando della Polizia Locale di Sperlonga alcune pratiche inerenti tre nominativi specifici.

Accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità, il sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, il quale, insieme all’ex segretaria Massimina De Filippis e a un’altra donna indagata, avrebbero pressato l’allora responsabile dell’ufficio urbanistico, Pietro D’Orazio (l’uomo che ha di fatto posto fine all’abusivismo dell’hotel Grotta di Tiberio), per fargli emettere un provvedimento di ripristino dello stato dei luoghi per un abuso posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. In sostanza, De Filippis, arrivando a telefonare addirittura otto volte, in una giornata d’ottobre di quattro anni, a D’Orazio gli avrebbe chiesto di “fare questo miracolo”. Il “miracolo” sarebbe consistito nel dare atto che l’area sequestrata dove si era consumato un sbancamento non autorizzato presso l’abitazione di un privato, amico della donna indagata, non era soggetta ad alcuna autorizzazione edilizia, quando invece era prevista. Il magheggio avrebbe consentito al privato di chiedere il dissequestro all’autorità giudiziaria.

De Filippis non avrebbe solo tempestato di telefonate D’Orazio, ma l’avrebbe anche invitato a un incontro con Cusani e l’amica del privato nel corso del quale le insistenze sarebbero andate avanti, trovando la ferma opposizione dell’allora responsabile dell’area urbanistica del Comune di Sperlonga.

Tuttavia, Cusani è accusato anche di corruzione insieme al presidente della commissione del concorso pubblico, Giuseppe Grimaldi, al medesimo vigile urbano, alla De Filippis e all’attuale capo Area “Territorio e Ambiente” del Comune di Sperlonga, Vittoria Maggiarra, avvocato ed ex consigliera comunale a Itri.

Il presidente di commissione del concorso avrebbe acconsentito alla promessa di Cusani, per il tramite del vigile urbano, di incontrare il noto manager pubblico Franco Bernabé (estraneo all’indagine), banchiere e dirigente in colossi italiani come Eni e Telecom. L’incontro sarebbe stato finalizzato a trovare una sistemazione al figlio del presidente di Commissione, nonché di ricevere nomine per incarichi di derivazione politica. Il presidente di commissione avrebbe accettato anche la promessa di De Filippis, all’epoca segretaria comunale a Sperlonga, Campodimele e Lenola, di pubblicare altri due concorsi per l’assunzione di personale negli enti pubblici.

In cambio, Grimaldi avrebbe fatto in modo di assegnare il posto di istruttore amministrativo a Sperlonga a favore di Maggiarra, come richiesto dal vigile urbano, da De Filippis e Cusani. La prossima vincitrice, tramite De Filippis, avrebbe ottenuto le tracce della prova scritta in anticipo dal presidente di commissione. Stesso meccanismo sarebbe stato attuato anche per la prova orale. Inoltre, lo stesso presidente di commissione si sarebbe adoperato per far rinunciare la donna che era arrivata al primo posto nella graduatoria del concorso.

Ad essere indagato per rivelazione di segreto d’ufficio anche un luogotenente dei Carabinieri in servizio alla Tenenza di Fondi, Gianluigi Simonelli. Il militare dell’Arma avrebbe rivelato al vigile urbano, a dicembre 2021, che era in corso un’indagine nel Comune di Sperlonga, dicendogli che erano state attivate le attività di intercettazione telefonica a Terracina nella sala d’ascolto della Compagnia dei Carabinieri: “Stanno a fa’ l’indagine sul Comune, però so che hanno i telefoni sotto, tengono questa sala”, spiega il militare al vigile urbano. Ad essere contestato anche il favoreggiamento, perché il Carabiniere avrebbe aiutato il vigile urbano, rivelandogli le intercettazioni a suo carico, a eludere le indagini.

L’indagine, come quella che ha posto agli arresti domiciliari il consigliere regionale Enrico “Fratone” Tiero, è stata intaccata da soffiate.

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