Maltrattamenti e violenza sessuale: si è concluso il processo a carico di un uomo di 31 anni, di nazionalità indiana
Condannato a 2 anni e 6 mesi per i maltrattamenti in famiglia, assolto dall’accusa di violenza sessuale. Si è concluso il processo a carico di un 31enne indiano, difeso dall’avvocato Alfonso Falcone che ha ottenuto dal terzo collegio del Tribunale di Latina, composto dai giudici La Rosa-Zani-Romano, la pena sostitutiva dei lavori di pubblica utilità per l’imputato.
Entrambi di nazionalità indiana. Lei una ragazza appena arrivata in Italia, lui un compagno di 31 anni che viveva già a Sabaudia, nel noto residence di Bella Farnia, luogo dove vivono molte persona della comunità indiana.
Esasperata da una periodo di sottomissione e vessazioni di natura psicologica, la ragazza ha denunciato anche più costrizioni al rapporto sessuale. Tanta era la capacità dell’uomo di rendere schiava la sua compagna che questa era costretta a lavarlo, secondo la denuncia.
Ecco perché il 29enne è stato denunciato e, su richiesta del Pubblico Ministero Marco Giancristofaro, destinatario, a ottobre 2023, di una misura di divieto di avvicinamento alla parte offesa, oltreché ad essere imputato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
Interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, il giovane aveva negato ogni addebito. Oggi, 4 dicembre, la conclusione del processo.
