Giustizia, Assemblea Nazionale Noi Moderati: nasce il Comitato per il Sì alla riforma. Adesione convinta anche dalla provincia di Latina
È nato nel cuore dell’Assemblea Nazionale di Noi Moderati, svoltasi al Marriott Park Hotel di Roma, il Comitato per il Sì alla riforma della Giustizia.
Un’iniziativa politica che punta a costruire un fronte riformatore solido nell’area di centro, capace di sostenere in modo consapevole e strutturato il percorso referendario.
Il Comitato, promosso da amministratori, dirigenti e parlamentari del centrodestra si propone come spazio di confronto, mobilitazione e coinvolgimento della società civile su un tema centrale per il funzionamento del Paese. L’obiettivo è quello di rafforzare una visione riformista della giustizia, fondata su equilibrio, garanzie e modernizzazione del sistema.
Immediata e convinta l’adesione anche da parte di Noi Moderati della provincia di Latina. Il coordinatore provinciale, l’avv. Alessandro Paletta, ha confermato la volontà del territorio pontino di partecipare attivamente alla campagna referendaria.
“Come forza politica ci assumiamo fino in fondo la responsabilità di sostenere una riforma necessaria e ormai non più rinviabile – dichiara Paletta –. La giustizia deve tornare a essere un servizio realmente efficiente per i cittadini, fondato su tempi certi, equilibrio tra le parti e piena tutela dei diritti. Il nostro impegno sarà quello di favorire un confronto serio, tecnico e non ideologico, affinché il referendum resti ancorato al merito delle questioni”.
Sul fronte delle critiche provenienti dalle opposizioni, Paletta chiarisce: “Si sta tentando di presentare questa riforma come un attacco alla magistratura. Non è così. Al contrario, il percorso referendario mira a rafforzare il sistema delle garanzie e a rendere più equilibrato il rapporto tra accusa e giudizio. Chi opera correttamente non ha nulla da temere da una giustizia più moderna e funzionale”.
Con l’adesione della provincia di Latina, il Comitato per il Sì consolida la propria presenza anche nel Lazio, rafforzando il fronte riformatore che guarda al referendum come a una scelta di responsabilità istituzionale: perché, come è stato ribadito durante l’Assemblea nazionale, “responsabilità significa scegliere, e scegliere significa schierarsi”.
