PALPEGGIAMENTI ALLE ALUNNE E FRASI OSCENE , IL PROF RISCHIA IL PROCESSO

Accusato di aver molestato sessualmente le sue alunne nella scuola a Formia: il professore rischia il processo o la condanna

È fissata per il prossimo 30 marzo l’udienza preliminare per F.C., il docente 55enne dell’istituto scolastico “Fermi Filangieri Tallini”, accusa di abusi sessuali ai danni di due allieve. A chiedere il rinvio a giudizio è stato il pubblico ministero di Cassino, Andrea Corvino. L’indagato potrà chiedere anche un rito alternativo.

55 anni, originario della provincia di Avellino, l’uomo è accusato abusi sessuali ai danni di due studentesse minorenni, rispettivamente di 14 e 15 anni, che sarebbero avvenuti all’interno dell’istituto scolastico per geometri di Formia.

Il docente, in servizio come supplente dal gennaio 2025, è stato raggiunto, a settembre 2025, da una misura cautelare di sospensione dall’insegnamento per il periodo massimo consentito, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino, Claudio Marcopido.

Le due ragazze, con l’aiuto di un psicologo, sono state ascoltate nel corso di due incidenti probatori distinti davanti al giudice per le indagini preliminari di Cassino. Una indagine scattata grazie alla segnalazione della scuola stessa, in particolare del dirigente scolastico che ha redatto una relazione poi presentata, nella primavera scorsa, al Commissariato di Polizia formiano e alla Procura ciociara.

Le due alunne sarebbero state oggetto di attenzioni sessuali da parte del docente: in un caso una delle due sarebbe stata palpeggiata sul didietro, mentre in una circostanza diversa l’altra giovane si sarebbe sentita appoggiare sulla gamba le parti basse dell’uomo. L’episodio che risulta più grave di tutto accade sempre in primavera: una delle due alunne, all’interno della scuola, sarebbe stata toccata in mezzo alle gambe all’altezza dell’inguine.

Non solo palpeggiamenti. L’uomo avrebbe messo in pratica anche comportamenti inidonei, con frasi e continui riferimenti sessuali mentre parlava con le alunne. Peraltro, ci sarebbero anche altre due ragazze ad aver subito apprezzamenti sconci, vieppiù minacce per non parlare e riferire quanto accadeva. Circostanze che sono state raccontate nei due incidenti probatori dalle ragazze e che, secondo gli inquirenti e il gip Marcopido, risultano concordanti con quanto accaduto. Ecco perché è scattata l’interdizione a insegnare. Il reato contestato èviolenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime.

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