HOUSING FIRST CORI, IL COMUNE DI APRILIA RISPONDE ALLA MINORANZA DI CORI

È finalmente arrivata la risposta ai Consiglieri di minoranza a seguito dell’accesso agli atti al Comune di Aprilia, capofila del Distretto Socio-Sanitario LT1, che gestisce il progetto “housing first”, la casa di accoglienza in costruzione sotto la Scuola Materna di Cori.

“In sostanza il Comune di Aprilia non invia documenti fondamentali per comprendere la vicenda ed assume, senza alcuna verifica, le posizioni non veritiere già espresse dal Sindaco De Lillis nell’ultimo Consiglio Comunale di Cori”.

Il Progetto Housing First: residenza stabile, assistenza temporanea

Dalla documentazione ricevuta dal Comune di Aprilia e presentata al Ministero, emerge che l’housing first rappresenta, a differenza di quanto finora affermato, una residenza stabile e duratura per “10 persone senza dimora anche con problemi di salute mentale o in situazione di disagio abitativo cronico allo scopo di favorire percorsi di benessere e integrazione sociale”.

Un percorso lungo per la riconquista dell’autonomia personale che richiede l’acquisizione della residenza nel Comune di Cori, l’individuazione del medico di base nel territorio, progetti di inserimento professionale e ricreativo, di accompagnamento all’inserimento nell’associazionismo e nella vita di quartiere, di facilitazione per l’accesso ai servizi sanitari, e così via. 

Non si tratta quindi di una soluzione temporanea, anzi, il progetto si pone come obiettivo il contenimento dei costi dell’accoglienza temporanea nei dormitori e nelle mense; oltre che la riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso da parte di queste persone fragili; la minimizzazione dei problemi di ordine pubblico che possono creare quando non sono assistite. 

L’assistenza temporanea attraverso un’equipe di professionisti è prevista per soli tre anni con lo stanziamento di 210mila euro. Dopodiché non è chiaro chi continuerebbe a prendersi cura di questi nuovi residenti con fragilità.

La gestione del progetto: mai attribuita al comune di Cori

Il comune capofila di Aprilia non spiega in che modo la gestione del progetto sia passata sotto la sua competenza. Anzi, richiama le solite delibere che parlavano di trasferimento dei soldi da Aprilia a Cori e di esecuzione dei lavori a cura sempre del Comune di Cori. 

Risulta alquanto sibillina la dichiarazione del Comune di Aprilia nella quale si afferma che, a seguito di queste delibere, che affidano tutta la gestione della ristrutturazione a Cori, “l’Ente capofila procedeva alla pubblicazione dell’avviso per l’individuazione del partner con cui co-progettare ed eseguire” lavori e servizi. Non solo, proprio a conferma che i soldi li gestisce il comune capofila, il 28 dicembre 2023, Aprilia provvede ad accertare che i 710mila euro sono vincolati sul suo bilancio di previsione 2023-2025.

Infatti le somme non sono mai arrivate a Cori e la realizzazione della ristrutturazione straordinaria è restata in capo ad Aprilia, quindi non è possibile giustificare che il Comune di Cori stesse utilizzando direttamente il suo bene immobile e quindi non dovesse approvare la cessione a terzi con un atto di Consiglio. 

La mancanza di autorizzazione all’utilizzo dell’immobile di proprietà del Comune di Cori: la delibera di Consiglio che non esiste

Nella sua risposta il Comune di Aprilia sostiene, come suggerito dal Comune di Cori tanto che ripete lo stesso errore confondendo il numero della Delibera (n. 19)  con il numero della Proposta (n. 12), che esisterebbe una Delibera del Consiglio Comunale di Cori, appunto la n. 19 del 31 maggio 2024, con la quale Cori approverebbe il piano triennale delle opere pubbliche e di conseguenza anche questo intervento di ristrutturazione straordinaria per la realizzazione dell’housing first sotto la scuola materna di Cori. 

Sarebbe bastato controllare i documenti pubblici, e ci si sarebbe accorti che quella delibera non esiste perché fu ritirata. 

La gestione affidata alla Società Cooperativa “Il Quadrifoglio”: 

Sempre nella risposta del Comune di Aprilia si fa riferimento al procedimento di co-progettazione che ha portato alla scelta della Soc. Coop. Sociale “Il Quadrifoglio”. Dagli atti messi a disposizione, non risulta che l’avviso pubblicato da Aprilia prevedesse che una cooperativa sociale, specializzata nell’assistenza socio-sanitaria, gestisse anche le ristrutturazioni edilizie straordinarie. Quindi non risulta comprensibile come la Coop. “Il Quadrifoglio” risulti committente di lavori edili, come si legge sul cartello di cantiere.

C’è da dire, però, che alcuni passaggi riportati nei verbali del tavolo di co-progettazione, al quale non partecipa mai il Comune di Cori, sono alquanto indicativi: la disponibilità di immobili per questa attività viene data solo da Cori ed il presidente della cooperativa “Il Quadrifoglio” sarebbe andato “ad interloquire con il Comune di Cori al fine di addivenire all’utilizzo dell’immobile come richiesto dall’avviso/manifestazione di interesse”.

Insomma, avere la disponibilità di un immobile per almeno 20 anni era prerequisito essenziale al fine di poter partecipare alla co-progettazione? Se così fosse, in che modo il Comune di Cori ha ceduto lo stabile del patrimonio comunale alla cooperativa?

La validazione del progetto edilizio: provvede l’ingegnere iunor ma senza data tracciabile 

Il Comune di Aprilia, sempre a seguito dell’accesso agli atti, si premura di inviare il verbale di verifica e validazione del progetto di fattibilità tecnico economica sottoscritto dal Responsabile tecnico del Comune di Cori, che, a sua volta, non lo ha mai reso disponibile.

Riporta la data dell’8 novembre 2024, ma la prima anomalia che balza agli occhi è la mancanza di firma digitale, e quindi non è possibile sapere con certezza quando sia stato redatto e sottoscritto. 

Poi è firmato da un ingegnere iunior, al quale la normativa consente di validare solo opere civili semplici, e, pur trattandosi di ristrutturazione straordinaria, ma non essendo disponibile il progetto, non è possibile sapere se ne abbia competenza. C’è di fatto che proprio nello stesso stabile dove c’è anche la scuola materna di Cori, si dovrebbero realizzare importanti opere per la sicurezza antincendio con l’introduzione di serbatoi e relativo impianto.

Altra cosa singolare è che nella data dell’8 novembre 2024 si sarebbe tenuto il sopralluogo alla presenza anche del Presidente della Coop. “Il Quadrifoglio”, che non viene qualificato.

Il progetto che si va a verificare in loco l’8 novembre 2024 sarebbe stato depositato agli atti il 5 novembre precedente, ma l’unico progetto di fattibilità che si conosce, perché approvato dalla giunta comunale di Cori nell’agosto 2023, è quello predisposto dall’ingegnere comunale, nonché precedente responsabile tecnico del comune di Cori. 

La sospensione dell’attività housing first per nuovi lavori: già previsti un anno fa

Stando al verbale di validazione del progetto di fattibilità tecnico economica sottoscritto dal Responsabile tecnico del Comune di Cori in data 8 novembre 2024, erano già previsti un anno fa i lavori per la realizzazione del percorso pedonale che dal marciapiede pubblico di via Madonna del Soccorso creassero un accesso autonomo all’housing first, nonché l’abbattimento delle barriere architettoniche e della delimitazione del locale tecnico al piano seminterrato destinato, forse, ai serbatoi antincendio. 

Ora il percorso pedonale dovrà diventare carrabile, come dichiarato dal Sindaco De Lillis in Consiglio, proprio per consentire l’accesso ai serbatoi antincendio di servizio alla scuola materna sovrastante.

Insomma, le motivazioni addotte dal Sindaco De Lillis per la sospensione dei lavori dovuta, appunto, a predisporre nuove misure per la sicurezza dei cittadini, non trovano riscontro in quanto la strada autonomo sarebbe stata già prevista un anno fa.

Per concludere, la Responsabile dell’UTC di Cori, attesta che i tempi di lavorazione sono congrui e l’opera sarà conclusa nei tempi previsti: ma non si sa quali siano.

Insomma, il verbale sembra proprio un gran pasticcio.

Ciò che stupisce è l’approssimazione e la mancanza di trasparenza mostrata anche dal Comune di Aprilia con questa risposta. 

La situazione verrà portata all’attenzione della Commissione Straordinaria composta dalle Commissarie, le Dottoresse Vincenza Filippi, Enza Caporale e Rita Guida, che da mesi guidano il Comune di Aprilia dopo lo scioglimento degli organismi politici per infiltrazioni mafiose. 

——

Il progetto housing first parte nel 2022, quando il comune di Aprilia, in qualità di capofila del Distretto socio-sanitario LT1 e sotto la sindacatura di Antonio Terra, presenta una più ampia richiesta nell’ambito del PNRR per circa 1milione e 400mila euro. 

Solo il comune di Cori si propone per la realizzazione dell’housing first sul suo territorio ed avvia gli atti necessari, che non vengono mai completati.

Nel 2023, con il Sindaco Lanfranco Principi, viene pubblicato l’avviso di coprogettazione che porta ad affidare lavori edili e servizi sociali alla Coop. Sociale “Il Quadrifoglio”.

Dal 2023, con la mancata attuazione del trasferimento del finanziamento di 710mila euro, nel Comune di Cori non esistono più atti relativi al progetto.

L’attenzione si accende quando nel novembre 2024 inizia la ristrutturazione straordinaria del piano sottostante alla scuola materna di Cori.

Sono stati presentati vari esposti alla magistratura ed agli organismi di controllo sovracomunali. Ad oggi i lavori sono fermi.

Le dichiarazioni del sindaco durante la Commissione Trasparenza e poi anche durante il Consiglio Comunale del 13 novembre scorso hanno aumentato le preoccupazioni della Minoranza che, andandole a verificare, ha trovato numerose anomalie.

Il sindaco ha affermato in pubblica assise che, con una vecchia delibera di Giunta del 2023 e con il passaggio in un Consiglio Comunale del 2024, si sarebbero assolti tutti gli obblighi per i procedimenti sia di natura urbanistico-edilizia sia per la cessione a terzi del bene del patrimonio comunale.

“Siamo andati a verificare quegli atti richiamati dal Sindaco – affermano i Consiglieri Evaristo Silvi, Aristide Proietti e Germana Silvi – e abbiamo scoperto che la delibera di Giunta prevedeva la gestione diretta da parte del Comune di Cori di quel progetto con contestuale trasferimento della somma di 710mila euro da Aprilia a Cori, cose che, invece, non si sono mai realizzate. La delibera di Consiglio, sempre richiamata dal Sindaco, come Atto dovuto per l’approvazione del progetto e la cessione del bene comunale a terzi, addirittura, non esiste, perché fu ritirata!”

“Oltre a queste affermazioni non veritiere, che riteniamo molto gravi, il sindaco ha dichiarato che la struttura che si trova nello stesso stabile della scuola materna sarà destinata per 20 anni a servizi di questo tipo, dove si ospitano persone con importanti disagi sociali e anche psichiatrici. Non solo, ma la cessione ventennale di questo bene del comune di Cori sarebbe stato firmato dal Distretto socio sanitario non si sa neanche con chi. 

Insomma, secondo quanto sostenuto dal Sindaco, la cittadinanza non è stata messa al corrente di queste importanti decisioni e il Consiglio Comunale di Cori, organo deputato a decidere sulla cessione di un bene comunale,  non ne sapeva nulla”.

Molte altre le anomalie, che riguardano anche la Scuola Materna, dove è stata comunicata la necessità di predisporre un sistema di serbatoi antincendio, quindi si può dedurre che nella scuola ci siano molte cose da mettere a norma.

Ora questi lavori di adeguamento, come pure la strada che dovrebbe essere realizzata per l’accesso autonomo a questi serbatoi ed alla casa di accoglienza, non sono suffragati da un progetto né da uno stanziamento finanziario.

Quindi ad oggi, non risultano le autorizzazioni urbanistiche per la ristrutturazione dei locali, né tantomeno l’atto del consiglio comunale che ceda il nostro bene ai fini di questo servizio. 

A tutto ciò, bisogna aggiungere che l’amministrazione non ha mai dato visibilità a questa iniziativa provocando forti resistenze e paure nella popolazione. 

Come Consiglieri di minoranza siamo assolutamente favorevoli alle iniziative a sostegno delle persone fragili e con disagi. Ma strutture di questo genere non si possono realizzare sotto la scuola materna; non si possono far passare nel silenzio cittadino e soprattutto non si possono far passare con la grande incognita di aver aggirato le norme con narrazioni non veritiere.

Vogliamo fare chiarezza su tutto ciò, e quindi nei giorni scorsi abbiamo presentato un esposto agli organi sovracomunali”.

Articolo precedente

SERMONETA, APPROVATO IL PIANO PER ELIMINARE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Articolo successivo

MINACCE ALLA FONDAZIONE CAETANI: EX DIPENDENTE RINVIATO A GIUDIZIO PER TENTATA ESTORSIONE

Ultime da Politica