Scatterà venerdì 8 maggio da Nessebar (Bulgaria) il Giro d’Italia 2026. Esordio assoluto per la Corsa Rosa nel paese dei Balcani che ospiterà le prime tre frazioni. È la 16esima Grande Partenza dall’estero.
Arrivo a Roma domenica 31 maggio dopo 3.459,2 km e 49.150 metri di dislivello.
La Città Eterna così l’atto finale del Giro per l’ottava volta.
Scatterà venerdì 8 maggio da Nessebar (Bulgaria) il Giro d’Italia 2026. Esordio assoluto per la Corsa Rosa nel paese dei Balcani che ospiterà le prime tre frazioni. È la 16esima Grande Partenza dall’estero.
Arrivo a Roma domenica 31 maggio dopo 3.459,2 km e 49.150 metri di dislivello.
La Città Eterna così l’atto finale del Giro per l’ottava volta.
Questo il percorso in sintesi:
- – 1 cronometro individuale di 40.2 km;
- – 8 tappe di pianura;
- – 7 di media montagna;
- – 5 di alta montagna;
- – 7 gli arrivi in salita.
La Cima Coppi del Giro d’Italia 2026 sarà il Passo Giau con i suoi 2.233 metri.
Il valico dolomitico diventa così per la quarta volta il punto più alto della corsa dopo il 1973, il 2011 e il 2021. Furono rispettivamente Jose Manuel Fuente, Stefano Garzelli e Egan Bernal, i ciclisti a transitare in vetta.
La Montagna Pantani sarà Piani di Pezzè mentre la Tappa Bartali, interamente toscana, sarà la cronometro individuale da Viareggio a Massa.
La settima tappa della 109ª edizione, presentata oggi all’Auditorium Parco della Musica di Roma, partirà da Formia il 15 maggio. Sarà la frazione più lunga del Giro, 246 km, e la prima con arrivo in salita.
Dalla costa tirrenica la corsa si dirigerà verso l’Abruzzo, fino al traguardo posto ai 2143 metri del Blockhaus, una delle salite più iconiche della storia del ciclismo, teatro nel 1967 della prima vittoria di Eddy Merckx. Prima della scalata finale, il percorso toccherà Roccaraso e Campo di Giove.
La tappa compirà anche un ampio circuito pontino, attraversando Fondi, Sperlonga, Gaeta e Minturno, per poi lambire la Ciociaria e il Molise. Per il territorio pontino si tratta della quarta presenza del Giro negli ultimi decenni: precedenti passaggi risalgono al 1992, 2019 e 2024.
