INCHIESTA SPERLONGA, CHIESTE MISURE INTERDITTIVE PER CUSANI E GLI ALTRI INDAGATI

Carabinieri al Comune di Sperlonga nel febbraio 2022. In quell'occasione vi fu una lunga perquisizione con l'acquisizione di diversi atti

Inchiesta sul Comune di Sperlonga, tra il 4 e il 5 dicembre gli indagati dovranno sostenere l’interrogatorio preventivo come previsto dalla riforma Nordio

La Procura chiede misure interdittive per gli indagati della inchiesta dei Carabinieri della Compagnia di Terracina e della locale Stazione coinvolti nell’indagine che rischia di terremotare di nuovo l’amministrazione Cusani. Il primo cittadino Armando Cusani, difeso dagli avvocati Luigi Panella e Angelo Palmieri, dovrà sostenere il suo interrogatorio preventivo il prossimo venerdì 5 dicembre dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mara Mattioli. Su di lui pende una richiesta di misura interdittiva che se applicata metterebbe a rischio il suo ruolo. A dover sostenere l’interrogatorio preventivo anche il capo Area “Territorio e Ambiente” del Comune di Sperlonga, Vittoria Maggiarra, assistita dall’avvocato Gaetano Netani.

Ad essere indagati nell’indagine coordinata dai pubblici ministeri di Latina Valentina Giammaria e Giuseppe Bontempo sono amministratori, funzionari e appartenenti alle forze dell’ordine, tra cui un vigile urbano e un carabinieri in servizio a Fondi. Tra le accuse, assunzioni pilotate, permessi edilizi irregolari, falsi , induzione a dare o promettere utilità e rivelazione di segreto d’ufficio. I fatti al centro dell’attenzione si concentrano tra gli anni 2021 e 2022 quando il Comune fu anche oggetto di perquisizione.

Tra i capi d’accusa un atto di cessione gratuita di alcuni immobili all’interno di uno stabilimento balneare. È accusata di falso ideologico l’ex segretaria generale del Comune, Massimina De Filippis. Indagate anche Simonetta D’Arcangelo e Federica Vaccaro. La De Filippis deve rispondere anche di rivelazioni di segreti d’ufficio per alcune autorizzazioni riferibili alla sosta dei camper.

Inoltre, secondo gli inquirenti, il sindaco Armando Cusani, la stessa De Filippis e un’altra indagata avrebbero provato a persuadere il dirigente comunale Pietro D’Orazio (colui che ha avviato la pratica di demolizione dell’Hotel Grotta di Tiberio, di cui il proprietario è il suocero di Cusani) a dichiarare non soggetto ad autorizzazione ambientale uno sbancamento privato successivamente sequestrato a Lago Lungo. Il dirigente avrebbe respinto la richiesta, nonostante alcune ingerenze telefoniche e un incontro durante il quale Cusani e la De Filippis avrebbero insistito per ottenere il provvedimento.

L’inchiesta di concentra anche su un concorso pubblico per l’assunzione di un istruttore direttivo. La Procura sostiene che Cusani avrebbe cercato di orientare l’esito della selezione promettendo al presidente della commissione un possibile posto di lavoro per la figlia in una società pubblica, grazie ai suoi contatti. La candidata vincitrice, Vittoria Maggiarra, avrebbe ricevuto le tracce della prova attraverso la De Filippis, accusata anche di aver fatto pressioni affinché la prima classificata rinunciasse all’incarico.

Nell’indagine vi sarebbe anche un luogotenente dei carabinieri in servizio a Fondi, che avrebbe informato un dipendente comunale dell’esistenza di accertamenti in corso da parte della Compagnia di Terracina.

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