FONDAZIONE LATINA 2032, PD: “CAOS, RITARDI E CITTÀ ABBANDONATA”

“Anche sulla Fondazione “Latina 2032” il Comune di Latina, che avrebbe dovuto fare da regista, si è confermato il principale problema invece che la soluzione: ha navigato a vista, è arrivato in ritardo e ha messo a rischio i fondi del 2025. Dopo i rilievi della Regione sullo Statuto già approvato dal Comune, si è dovuti correre ai ripari e solo a fine novembre si è arrivati dal notaio per costituire la Fondazione e nominare il rappresentante legale, quando il tempo per organizzare il centenario era ormai praticamente esaurito.

Il risultato è paradossale: al vertice della Fondazione è stata nominata una figura di garanzia indicata dal Ministero con funzioni transitorie, in attesa che il Consiglio di amministrazione individui una “personalità di alto profilo”. Per i componenti in rappresentanza degli enti non esiste una procedura chiara: ogni soggetto si muoverà per conto proprio, con il rischio di nomine casuali e senza una visione comune.

Nonostante l’impegno di tutti per l’approvazione della legge istitutiva, la successiva gestione del centenario è stata segnata da errori, ritardi e tensioni. Basti ricordare le polemiche sul ruolo del senatore Calandrini, primo firmatario, che ha guidato da solo iniziative presentate come “processo partecipativo”, ma puntualmente contestate dal Partito Democratico come operazioni di propaganda.

L’impostazione della Giunta Celentano sul centenario conferma il solito schema: retorica sul passato, nessuna idea sulla Latina del futuro. Prima atti sbagliati, poi la corsa per “mettere una pezza” e non perdere le risorse del 2025, senza un vero disegno su cosa debba essere la città nel 2032.

Intanto Latina vive una situazione disastrosa: città sporca, con una TARI altissima a fronte di un servizio rifiuti giudicato insufficiente; episodi violenti, con bombe fatte esplodere davanti a condomini come in una serie crime; allagamenti ad ogni pioggia intensa che lascino la città sommersa d’acqua per l’assenza di manutenzione.

Gli indici sulla qualità della vita collocano stabilmente la nostra città nella parte più bassa delle classifiche nazionali. La Marina continua ad avere servizi assolutamente inadeguati e una riqualificazione che non si vede all’orizzonte. La biblioteca comunale, riaperta dopo anni di lavori, resta inadeguata e ben al di sotto dello standard minimo per una struttura pubblica al servizio di un capoluogo di provincia. Nei quartieri e nei borghi i servizi, semplicemente, non ci sono.

La gestione del centenario non è un episodio isolato, ma la conferma di una pessima amministrazione in questi due anni e mezzo di centrodestra: decisioni tardive, mancanza di visione, prevalenza della propaganda sulla programmazione”.

Così, in una nota, il segretario del PD di Latina, Matteo Cepollaro.

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