Anche i gatti randagi hanno un servizio sanitario…a spese del Comune di Latina. L’Ente di Piazza del Popolo ha dovuto liquidare la cifra di oltre 500 euro per le cure ricevute da un felino trovato ferito lo scorso inverno.
Sembra una notizia del noto sito “Lercio”, in realtà è tutto vero. I cittadini di Latina devono farsi carico della loro buona salute quando i mici vengono trovati a vagare per le vie della città bisognosi di cure. 512 euro, questa è la somma, compresa di IVA al 22%, con cui la determina del Servizio Ambiente del Comune di Latina ha disposto il pagamento per la Clinica Veterinaria Pacifico, sita a Sermoneta, che ha accolto il gatto trovato claudicante in Via Cerveteri a Latina.
Il ricovero del gatto a Sermoneta si è reso necessario in quanto la clinica Galileo Galilei di Latina convenzionata non aveva posto.
L’ennesimo caso di facile indignazione per cittadini e utenti? No, in realtà, o almeno è così se ci si attiene alle normative. Il Comune di Latina, come tutti i comuni nel Lazio, e molti in Italia, ai sensi della legge 281/91 e della Legge Regione Lazio n. 34/97, deve assicurare la custodia, il mantenimento e la cura degli animali vaganti rinvenuti e catturati sul territorio comunale.
Ecco perché, dal momento che il 7 gennaio scorso è pervenuto il verbale di pronto soccorso del Servizio Veterinario dell’ASL di Latina in cui si comunicava che, in Via Cerveteri, nel capoluogo pontino, era stato rinvenuto un gatto ferito, non identificabile per mancanza di microchip (successivamente apposto), e che lo stesso era stato ricoverato presso la Clinica Veterinaria sermonetana, il dirigente del Servizio Ambiente non ha potuto fare altro che firmare la determinazione pubblicata quest’oggi sull’Albo Pretorio del Comune di Latina.