DROGA E REPLICHE DI PISTOLE: CONDANNATO A 3 ANNI IL MAROCCHINO DEL NICOLOSI

Spaccio di sostanze stupefacenti e armi. Concluso il processo per il secondo dei uomini del Nicolosi arrestati ad aprile dalla Squadra Mobile di Latina

È arrivata una seconda condannata per l’altro marocchino, 23 anni, Zakaria Aitbrek, difeso dall’avvocato Alessandro Farau, arrestato dalla Squadra Mobile di Latina lo scorso aprile, insieme al connazionale Zakaria Halym. Entrambi, ritenuti dagli inquirenti pusher del quartiere Nicolosi di Latina, erano stati arrestati con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel processo che si è concluso oggi, 24 novembre, a Aitbreak era contestato anche la detenzione di armi e proiettili.

Lo scorso 20 ottobre, Zakaria Halym era stato condannato, col giudizio abbreviato, a 3 anni di reclusione. Il 22enne marocchino, difeso dagli avvocati Silvia Perciballe e Marco Reale, doveva rispondere solo di spaccio di sostanze stupefacenti. La pena comminata dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, era stata minore rispetto alla richiesta del pubblico ministero Marina Marra: 4 anni di reclusione. Il Gip si era riservato sulla richiesta formulata alla difesa per una misura meno afflittiva rispetto al carcere.

L’arresto di Halym e Aitbreak, irregolari sul territorio nazionale, risale all’11 aprile quando la Polizia di Stato li aveva arrestati. Diverso il destino giudiziario del secondo in quanto l’avvocato difensore Alessandro Farau ha optato per il rito ordinario.

Nello specifico, i poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal dirigente Giuseppe Lodeserto, impegnati in uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti nel quartiere Nicolosi, transitando in via Vittorio Veneto, angolo piazzale Gorizia, avevano notato un’autovettura Smart a bordo della quale stavano salendo i due giovani, già noti alle forze dell’ordine, uno dei quali aveva in mano un involucro che subito aveva attirato le attenzioni degli investigatori, che avevano proceduto al controllo. Sarebbe stato Aitbreak a passare la droga ad Halym: una “saponetta” con incarto rosa.

L’intuizione degli agenti si era rivelata esatta, infatti l’involucro conteneva oltre un etto di hashish. Sono state quindi effettuate delle perquisizioni personali, domiciliari e dell’autovettura, che avevano consentito di rinvenire altro stupefacente.

Complessivamente, furono sequestrati circa un chilo e mezzo di hashish, 300 grammi di marijuana ed alcuni grammi di cocaina – oltreché a materiale per la pesatura, nonché due “repliche” di pistole (una semiautomatica ed una a tamburo) e relativi proiettili “a salve”. Parte dello stupefacente sequestrato era occultato nel cofano dell’autovettura, incastrato nel vano della batteria. I due giovani erano stati condotti presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Aitbreak oggi, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, doveva rispondere sia di spaccio di droga che di detenzione di armi. Il pubblico ministero, al termine della requisitoria, ha chiesto una condanna molto pesante: 6 anni e 2 mesi di reclusione. Dopo la camera di consiglio, il giudice La Rosa ha condannato il 23enne a 3 anni e 1 mese di reclusione per la detenzione di armi, assolvendolo dal reato di detenzione di cocaina. ll 23enne è stato condannato solo per la detenzione della droga leggera, con la concessione delle attenuanti generiche: nello specifico 1 chilo e 250 grammi di hashish e 300 grammi circa di marijuana.

A maggio scorso, sempre difeso dall’avvocato Farau, il 23enne era stato condannato in abbreviato a 2 anni e 2 mesi. L’accusa a suo carico era quella di estorsione in concorso ai danni di un giovane di Latina. Secondo l’accusa, Aitbreak aveva svolto il ruolo di cavallo di ritorno, ossia di colui che si era offerto di mediare a seguito di una rapina subita dalla vittima.

Articolo precedente

INVESTITO E TRAVOLTO IN PIAZZA SAN MARCO: CONDANNATA PER OMICIDIO STRADALE DOPO 8 ANNI

Articolo successivo

“25NOVEMBRE”, LE INIZIATIVE A FONDI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Ultime da Giudiziaria