La quinta sezione della Corte di Cassazione si è pronunciata sui ricorsi presentati da Katia e Teresa Bidognetti, Francesco Cerullo, Giosuè Fioretto, Marco Alfiero, Franco Bianco, Carlo D’Angiolella, Giuseppe Di Tella, Salvatore De Falco, Lorenzo Felice, Onorato Falco, Antonio Lanza, Giovanni Stabile e Clemente Tesone, contro la pronuncia della Corte di Appello di Napoli.
Gli imputati sono stati coinvolti nella maxi operazione dei carabinieri del comando provinciale di Caserta coordinata dalla Dda di Napoli sulla riorganizzazione del clan dei Casalesi, in particolare delle fazioni Schiavone e Bidognetti.
Agli imputati oltre al reato associativo, sono stati contestati reati fine quali estorsioni in danno di numerosi operatori commerciali (al fine di piegarne la volontà, un imprenditore sarebbe stato ferito alle gambe da colpi d’arma da fuoco), traffico di sostanze stupefacenti e contestuale controllo dell’attività di cessione di droga realizzato da terzi soggetti, che sarebbero stati costretti a versare denaro a esponenti del clan per garantirsi la gestione delle piazze di spaccio secondo quanto ricostruito dai magistrati antimafia partenopei.
Nell’arco di oltre tre anni di investigazioni, è stata accertata l’operatività delle due fazioni del clan dei Casalesi consentendo di appurare, tra l’altro, lo svolgimento di incontri tra esponenti di vertice delle due fazioni criminali finalizzati a concordare il ripristino di una “cassa comune”, pur mantenendo la loro sostanziale autonomia nei termini operativi, economici e territoriali storicamente a loro appartenuti.
I giudici d’Appello hanno inflitto 9 anni e 8 mesi per Giosuè Fioretto; 9 anni per Katia Bidognetti; 7 anni e 2 mesi per Giuseppe Di Tella; 5 anni per Teresa Bidognetti; 4 anni e 5 mesi per Giovanni Stabile, Clemente Tesone, De Falco Salvatore; 10 anni di carcere per Franco Bianco, alias Mussuli; 8 anni di reclusione per Francesco Cerullo, alias Ciccio; 5 anni e 4 mesi di reclusione per Antonio Lanza; 5 anni di reclusione per Onorato Falco e Marco Alfiero; 4 anni di reclusione per Carlo D’Angiolella. La Suprema Corte ha annullato la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello per Teresa Bidognetti, Francesco Cerullo e Fioretto Giosuè. Annullamento della medesima sentenza per Marco Alfiero limitatamente all’aggravante del 416 bis; per Franco Bianco limitatamente alla continuazione nonchè nei confronti di Katia Bidognetti, Carlo D’Angiolella e Giuseppe Di Tella in merito al trattamento sanzionatorio.
Dichiarati inammissibili i ricorsi per Salvatore De Falco, Lorenzo Felice, Onorato Falco, Antonio Lanza, Giovanni Stabile e Clemente Tesone per i quali quindi sono state confermate le condanne inflitte in secondo grado.
