ABC, i dubbi dell’esponente dell’associazione “Codici” di Latina: “Il nuovo piano porterà dalla padella alla brace?”
Il 28 ottobre scorso il Consiglio Comunale di Latina ha approvato la deliberazione n. 73 con la relativa alla proposta di modifica progettuale ed indirizzi per i successivi adempimenti amministrativi riferiti alla raccolta dei rifiuti per la quale è incaricata ABC.
La lettura della proposta suscita non poche perplessità, poiché, tra l’altro, vi si parla di “esposizione indisciplinata dei mastelli sugli spazi pubblici”.
Al riguardo Codici non può evitare di supporre che il tecnico proponente, ovvero l’ing. Gian Pietro De Biaggio, Dirigente del Dipartimento IX – Ambiente responsabile del Servizio tutela e igiene ambientale, non conosca bene lo stato delle cose perché attribuisce agli utenti l’esposizione indisciplinata dei mastelli sugli spazi pubblici come se il Comune si sia mai preoccupato di predisporre adeguati spazi pubblici sui quali depositare i mastelli per il loro svuotamento.
Invece, ogni cittadino, come è ampiamente noto, ha dovuto inventare in proprio lo spazio dove posizionare i mastelli, ed ovviamente gli unici disponibili non potevano che essere i marciapiedi, offrendo il pietoso spettacolo a cui assistiamo quotidianamente.
Tuttavia, non sembra che qualcuno, sino ad ora, si sia preoccupato più di tanto nemmeno delle pietose condizioni in cui sono ridotti i cassonetti stradali, dopo trenta anni di onorato servizio, come se il loro stesso stato non manifestasse la vergognosa immagine della città ai suoi cittadini ed a chi ha la ventura di venirvi.
Ma, in ogni caso, ora sembra che si stiano cercando soluzioni miracolose e mirabolanti, inventando i mastelli condominiali da 240 litri, che obbligheranno i condomìni a trovare chi sarà disponibile a trasportarli avanti e indietro dagli spazi condominiali, incuranti dal valutare preventivamente se questi spazi esistano o no, se vi siano condòmini disponibili o meno ad effettuare il trasbordo dei mastelli.
E sembra anche che, in caso di indisponibilità in tal senso (ed è bene chiarire che Codici non ritiene neppure ipotizzabile l’imposizione di un obbligo del genere) il Comune non abbia neppure un piano B, con eventuali soluzioni al problema, perché non può certamente spettare agli utenti dover trovare sistemi per il trasporto dei mastelli da dentro a fuori e viceversa dei condomìni, come non è neppure ipotizzabile che, come detto da qualche rappresentante comunale, gli amministratori condominiali dovranno assumere del personale a cui affidare il servizio di andirivieni, come se la TARI non fosse già di per se sin troppo costosa e come se i Latinensi vivessero nell’agio economico.
Tutto ciò non può che far sorgere il legittimo dubbio che, almeno per l’80% della popolazione che vive in condomini oltre le quattro unità, dalla padella non vada a cadere nella brace.
Codici, peraltro, a mezzo pec del 4 novembre scorso ha anche invitato l’Ing. De Biaggio a convocare obbligatoriamente le Associazioni dei consumatori, come disposto dalla Legge 244/2007, ma sino ad oggi non si ha notizia di alcuna convocazione in merito: sicuramente non è un bel segnale.
Latina, 22 novembre 2025
IL RESPONSABILE PROVINCIALE
Antonio Bottoni
