AUTOBUS IMBOTTIGLIATO IN VIA ROMA: AUTISTA ASSOLTO DALL’ACCUSA DI MINACCE ALLA VIGILESSA

Resistenza e minacce alla vigilessa: assolto autista di autobus di Terracina. Si è concluso il processo davanti al giudice di Latina

Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Clara Trapuzzano Molinaro, ha assolto un autista di autobus di Terracina imputato per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, reato che sarebbe stato commesso nel 2018 a Terracina lungo la trafficata Via Roma.

Più in particolare l’autista, C.D. (le sue iniziali), 45enne del luogo, verso la fine del proprio servizio, a causa di un ingorgo presente all’altezza dell’incrocio di Via Roma con Piazza Antonelli, trovando difficoltà nell’eseguire la manovra, scese dall’autobus con l’intento di chiedere aiuto ai Vigili Urbani, anche per sanzionare le autovetture parcheggiate in sosta selvaggia. Allo stesso, per tutta risposta, venne contestata l’effrazione stradale per essere passato con il semaforo rosso, circostanza però dall’imputato negata nel corso del suo esame davanti al Tribunale.

Ne nacque una acceso diverbio tra l’autista ed una vigilessa – costituitasi parte civile a processo – dalla quale scaturì la denuncia della stessa per violenza o minaccia a pubblico ufficiale. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe minacciato l’agente di metterle le mani addosso al fine di compiere un atto contrario ai doveri del proprio ufficio. Di avviso diametralmente opposto la tesi difensiva dell’uomo, rappresentata in giudizio dagli avvocati Matteo Macari e Vincenzo Macari, secondo cui lo stesso si limitò a comunicare al pubblico ufficiale che non avrebbe reagito a quello che egli percepì, nel fragore del momento, come un atteggiamento eccessivamente aggressivo da parte del pubblico ufficiale. Lo stesso ha riferito a processo di non essersi mai sottratto al dovere di consegnare i propri documenti ai vigili intervenuti. Le condotte contestate all’imputato non potevano, dunque, configurare la fattispecie delittuosa prevista dal codice penale, in quanto carenti dei presupposti necessari.

Il Pubblico Ministero, nonostante le motivazioni addotte dall’imputato, ne ha chiesto la condanna alla pena ritenuta di giustizia. Sulla stessa onda, ha fatto eco la parte civile. Dopo la discussione del difensore dell’imputato, Avvocato Matteo Macari, il giudice si è ritirata in camera di consiglio e, dopo oltre un’ora, ha dato lettura del dispositivo che ha assolto l’uomo dalle accuse che gli sono state mosse. Adesso bisognerà attendere 90 giorni per conoscere le motivazioni della sentenza.

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