ASSEMBLEA ANCI, CELENTANO: “INVECCHIAMENTO ATTIVO ALLA BASE DI NUOVI SISTEMI WELFARE”

Il sindaco di Latina Matilde Celentano, delegata Anci Welfare e politiche sociali, presente a Bologna per la 42esima assemblea dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, ha preso parte oggi pomeriggio al dibattito sul tema “Istruzione, welfare, salute: i pilastri del bene comune”, con il sindaco di Bergamo Elena Carnevali, di Tribano (Padova) Massimo Cavazzana, di Udine Alberto Felice De Toni, di Palermo Roberto Lagalla, di Valdengo (Biella) Roberto Pella di Imperia Claudio Scajola e Alfredo Galletti, general manager di Novo Nordisk Italia.

La prima cittadina del capoluogo pontino, sollecitata dalle domande del moderatore, il giornalista Gianni Trovati de “Il Sole 24 Ore”, si è soffermata sulle nuove sfide per il sistema Welfare alla luce dei cambiamenti della società, introducendo i dati sull’invecchiamento della popolazione: “Entro il 2050 in Italia – ha affermato, citando l’ultima relazione dell’Istat – la percentuale delle persone con più di 65 anni raggiungerà il 34,6% e parallelamente i giovani sotto i 14 anni scenderanno all’11,2%”.

“Di fronte a questo scenario – ha dichiarato il sindaco Celentano – è evidente che sarà necessario un adeguamento dei sistemi di welfare e dell’assistenza sanitaria. Dobbiamo ripensare alle politiche sociali e socio-sanitarie alla luce dell’invecchiamento della popolazione. Siamo di fronte a una trasformazione storica. Le statistiche sono chiare: la nostra società sta cambiando e sta invecchiando. È una vittoria straordinaria della medicina e della ricerca che hanno permesso un allungamento della vita. Ma questo successo ci pone davanti a una nuova, grande sfida: non basta vivere di più, bisogna vivere meglio”.

“La longevità – ha spiegato il Sindaco di Latina – deve essere sinonimo di opportunità e di partecipazione attiva, non di progressiva esclusione sociale o di crescente fragilità non assistita. Il ‘sociale’ non è una spesa, ma un investimento per il benessere di tutti i cittadini, quindi del Bene Comune. Per questo, la nostra azione deve fondarsi sul principio dell’invecchiamento attivo”.

Ed è con queste motivazioni che il sindaco Celentano ha proposto un cambio di paradigma: “Non più solo assistenza, ma prevenzione: dobbiamo investire su stili di vita sani, su programmi di attività fisica e nutrizionale che ritardino l’insorgenza delle patologie croniche”, ha detto rivolgendosi ai colleghi Sindaci ma anche ai rappresentanti del Governo presenti, in particolare al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e al Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, con le quali l’Anci ha aperto un confronto costruttivo.

“Non più solo cura in ospedale, ma integrazione territoriale: dobbiamo spostare l’asse dall’ospedalocentrismo ai servizi di prossimità. La salute si costruisce e si mantiene nel quartiere, nel Comune, con la medicina territoriale che garantisce il monitoraggio continuo e la tempestività dell’intervento”, ha aggiunto il sindaco Celentano, ricordando che il D.M. 77 sta diventando operativo con l’attivazione delle Case e ospedali di comunità, “ma che occorre sostegno ai Medici di medicina generale, proiettati ad un nuovo ruolo unico, affinché la riforma della medicina territoriale funzioni davvero”.

“Inoltre, dobbiamo garantire che l’anziano resti parte pulsante del tessuto sociale. Promuovere centri di aggregazione, reti di volontariato intergenerazionale e progetti che valorizzino l’esperienza dei nostri anziani”, ha affermato il Sindaco facendo anche cenno all’assistenza domiciliare integrata (ADI), non come un servizio marginale, ma la frontiera moderna del Welfare: “Permette alle persone di rimanere nel proprio ambiente familiare, preservando dignità e autonomia, un pilastro fondamentale del ‘Progetto di Vita’ che abbiamo il dovere di semplificare e rendere pienamente operativo”.
“Noi Sindaci – ha concluso Celentano – siamo in prima linea, siamo i primi ad ascoltare la preoccupazione, la richiesta d’aiuto, l’esigenza di un letto o di un’assistenza domiciliare. Lavoriamo insieme, Comuni, Regioni e Governo, per fare in modo che ogni cittadino possa guardare al futuro non con timore, ma con la certezza di un sistema che si prende cura di lui, dall’infanzia all’età più avanzata”.

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