CORRUZIONE, TIERO SI DIMETTE DALLA COMMISSIONE SVILUPPO ECONOMICO

Enrico Tiero
Enrico Tiero

Il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Enrico Tiero, si è dimesso dalla carica di presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio. Tiero, che dal 18 ottobre scorso si trova agli arresti domiciliari perché accusato di corruzione nell’ambito di un’inchiesta a Latina, rimarrà solo formalmente titolare dello scranno in Consiglio regionale, in attesa del decreto del governo che farà scattare la sospensione dal Consiglio regionale, con la surroga temporanea in tutte le sue funzioni istituzionali, per effetto della legge Severino.

Le dimissioni da presidente di commissione sono state presentate questa mattina e assunte al protocollo dell’ente, quindi immediatamente efficaci. Ieri, i giudici del Tribunale del Riesame di Roma hanno respinto il ricorso presentato dai legali di Tiero, quindi la richiesta di revoca della misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, su richiesta del Pm Martina Taglione. Nell’udienza, che si è tenuta giovedì, i suoi avvocati, Pasquale Cardillo Cupo e Angelo Fiore, avevano contestato anche l’utilizzo di alcune intercettazioni effettuate attraverso l’installazione di un trojan nel cellulare di Tiero.

Al momento, l’attività della commissione si trova gestita dai vicepresidenti, Daniela Maura di Fratelli d’Italia e Marietta Tidei di Italia Viva: l’organo, senza Tiero, è composto da 5 membri della maggioranza e 4 dell’opposizione. La maggioranza che sostiene il presidente Francesco Rocca, infatti, dovrà affrontare la questione della presidenza.

Il seggio di Tiero sarà preso in surroga dalla prima dei non eletti della lista di Fratelli d’Italia nella circoscrizione della provincia pontina. Dovrebbe trattarsi di Emanuela Zappone che, però, potrebbe anche non accettare il ruolo, in quanto, attualmente, ricopre la carica di presidente del Parco Nazionale del Circeo. In tal caso dovesse rinunciare, a prendere prendere il posto di Tiero sarà Vincenzo Fedele, coordinatore di Fd’I a Minturno.

Tiero è indagato per corruzione dalla procura di Latina, insieme ad altre 6 persone. Secondo l’ipotesi accusatoria, il consigliere regionale, avvalendosi delle proprie funzioni, avrebbe agevolato le attività e gli interessi di alcuni imprenditori operanti in vari settori (commercio alimentari, sanitario, raccolta rifiuti) nell’ambito della gestione di pratiche e iter amministrativi e procedurali, a fronte di utilità, quali assunzioni lavorative e la sottoscrizione di tessere di partito.

In particolare, secondo gli inquirenti, nel 2023 l’esponente politico avrebbe utilizzato la sua posizione per favorire l’Icot di Latina, una struttura sanitaria legata al gruppo Giomi, dove lavora la figlia. In cambio, il centro avrebbe ottenuto l’aumento dei posti letto convenzionati con il sistema sanitario. Al centro dell’indagine figura anche una tangente di 6 mila euro che Tiero avrebbe ricevuto da un imprenditore.

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