TRASPARENZA E ACQUALATINA, L’OPPOSIZIONE RIBADISCE: “SINDACO E DELEGATO HANNO TRADITO MANDATO DEL CONSIGLIO”

Opposizione: “Accuse infondate e strumentali per nascondere un fatto gravissimo. Nessun documento riservato in nostro possesso: la verità è che la Sindaca attraverso il suo delegato non ha rispettato il mandato del Consiglio”

“Respingiamo con fermezza le accuse infondate e strumentali mosse dalla maggioranza nei confronti dell’opposizione e della Presidente della Commissione Trasparenza. Non siamo in possesso di alcun documento non protocollato, né di atti riservati o non trasmessi alla Commissione. Le nostre valutazioni si basano esclusivamente su notizie giornalistiche confermate da autorevoli fonti pubbliche, che hanno riportato in modo chiaro e dettagliato fatti di estrema gravità politica e istituzionale.

Secondo quanto pubblicato dagli organi di stampa, infatti, il Comune di Latina avrebbe proposto di rinviare l’assemblea straordinaria di Acqualatina e di valutare la riduzione dell’aumento di capitale da 30 a 14 milioni di euro, prevedendo di coprire la restante quota attraverso l’utilizzo dei crediti vantati dai Comuni verso la società per i canoni concessori.

Se confermato, ciò rappresenterebbe un atto in netto contrasto con il mandato espresso dal Consiglio Comunale, che aveva impegnato la Sindaca a votare contro l’aumento di capitale. È proprio per verificare questi fatti che la Commissione Trasparenza è stata convocata.

Purtroppo, alla richiesta di chiarezza si è risposto con un vergognoso tentativo di non far svolgere i lavori della commissione : la Sindaca non ha trasmesso alla Commissione l’atto di delega al suo rappresentante, l’avvocato Mignano, il quale non avrebbe rispettato il mandato ricevuto dal Consiglio Comunale, avanzando proposte di segno opposto a quelle deliberate dall’aula, e non si è presentato alla seduta della Commissione.

Quelle che avrebbe avanzato Mignano a nome del comune di Latina sarebbero proposte prive di legittimazione e senza alcun mandato, e proprio per questo di estrema gravità politica e istituzionale.

A ciò si aggiunge il fatto che l’ Assessora Nasti — titolare della delega alle Partecipate dell’Ente — è stata esclusa dalle informazioni su quanto avvenuto in assemblea, come da lei dichiarato in commissione con un “pizzico di imbarazzo”: un fatto gravissimo, che dimostra come la vera mancanza di trasparenza stia dentro la stessa maggioranza.

La Commissione Trasparenza ha semplicemente svolto il proprio dovere, portando un tema che è chiaramente di estremo interesse per tutti i cittadini .

Tutto il polverone sollevato dalla maggioranza, con accuse su presunte irregolarità procedurali e fantomatiche forzature, è stato costruito ad arte per distogliere l’attenzione dall’unico vero fatto politico: il tradimento del mandato conferito dal Consiglio Comunale e quindi della volontà popolare.

Vogliamo anche chiarire che la Commissione Trasparenza non è un organo neutro o super partes: è una commissione politica di garanzia, istituita proprio per verificare atti, omissioni, irregolarità e mancanze di trasparenza da parte dell’amministrazione. Ed è per questa ragione che la presidenza spetta all’opposizione, che ha il dovere e il diritto di esercitare un controllo rigoroso e indipendente.

La Commissione Trasparenza continuerà a fare esattamente ciò per cui è nata: controllo degli atti e della legalità, garantire il diritto dei cittadini alla verità e vigilare sull’operato di chi governa. È questo — e solo questo — il mandato che intendiamo onorare fino in fondo”.

Così, in una nota, i gruppi consiliari LBC, M5S, PD e Per Latina 2032.

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