Maggioranza della commissione trasparenza: “Ciolfi totalmente inadeguata al ruolo di garanzia. Opposizione pretestuosa e in mala fede”.
Dopo l’ennesimo spettacolo indecoroso offerto in Commissione Trasparenza, appare ormai evidente l’assoluta inadeguatezza della Presidente Maria Grazia Ciolfi a svolgere il proprio ruolo istituzionale di garanzia e di coordinamento dei lavori.
La Commissione, lo ricordiamo, non è un’arena politica, ma un organo di controllo che deve agire nel rispetto delle regole, delle competenze e dei documenti ufficiali.
Come già chiarito nel precedente comunicato, la seduta è stata convocata senza la documentazione necessaria, in particolare senza il verbale dell’assemblea di Acqualatina, unico atto utile e indispensabile per verificare l’attuazione della delibera consiliare, coma da ordine del giorno della commissione stessa.
È quindi impossibile svolgere un’effettiva attività di verifica se la Presidente, anziché attendere la disponibilità degli atti ufficiali, forza i tempi e convoca la Commissione in fretta e furia, ben sapendo che tra il 31 ottobre e il 6 novembre, con in mezzo un fine settimana festivo, gli uffici non avrebbero mai potuto reperire tutti i documenti richiesti.
Un atteggiamento che non solo denota superficialità, ma lascia intendere una precisa volontà politica di creare confusione e polemica, strumentalizzando la Commissione per finalità che nulla hanno a che fare con la trasparenza.
Gravissimo poi che, come si evince dallo stesso comunicato delle opposizioni, alcuni consiglieri fossero in possesso di documenti non allegati né trasmessi alla Commissione. Ci chiediamo come sia possibile che atti non formalmente protocollati o messi a disposizione di tutti siano stati comunque utilizzati e citati pubblicamente. Se così fosse, saremmo di fronte a una violazione inaccettabile dei principi di correttezza e parità informativa, che getta un’ombra pesante sulla gestione della Presidente Ciolfi e sulla serietà dei gruppi di minoranza.
Inoltre, a differenza di quanto affermato dalle opposizioni, non risulta alcun atto o votazione contraria all’indirizzo del Consiglio comunale, poiché la votazione sull’aumento di capitale non si è affatto tenuta.
Ci domandiamo dunque da dove provengano le presunte “informazioni dettagliate” che l’opposizione dichiara di conoscere. Forse da fonti informali o, peggio, da indiscrezioni non verificate? Anche questo è un punto che andrà chiarito con la massima trasparenza.
Il punto all’ordine del giorno era la verifica dell’attuazione della delibera, e per verificarne l’attuazione serviva il verbale ufficiale dell’assemblea, non certo un semplice atto di delega.
Tutto il resto — insinuazioni, accuse, ricostruzioni fantasiose — è solo propaganda politica travestita da attività di controllo.
L’atteggiamento della Presidente Ciolfi è stato pretestuoso, provocatorio e totalmente estraneo alle prerogative della Commissione Trasparenza, che lei avrebbe invece il dovere di garantire e tutelare.
Se la consigliera Ciolfi intende fare politica, torni a fare opposizione nelle sedi politiche; ma come Presidente della Commissione Trasparenza deve limitarsi a esercitare un ruolo di garanzia, imparzialità e coordinamento, come lei stessa ha più volte riconosciuto essere analogo a quello del Presidente del Consiglio comunale.
Il suo comportamento, al contrario, ha compromesso la credibilità della Commissione, trasformandola in uno strumento di scontro politico, offendendo il lavoro degli uffici e tentando di delegittimare l’Amministrazione comunale.
Un uso distorto e irresponsabile di un organo di controllo che, se proseguito, non potrà essere più tollerato. La legalità, il rispetto delle regole e il buon andamento dell’Ente restano per noi principi non negoziabili.
Così, in una nota, i consiglieri di maggioranza Mulè, Valletta, Belvisi, Scalco, Coluzzi, Coriddi, Galardo e Licata.
