DALLA BUFALA AL PAK-CHOI, I PRODOTTI PONTINI IN UN E-BOOK

Un’ampia carrellata di prodotti pontini certificati in un libro che si può scaricare gratuitamente: dai must della tradizione come la mozzarella di bufala al kiwi passando per il pak-choi e il daikon

L’e-book ‘I prodotti tipici della tavola pontina’ (ed. Drawup), sostenuto da Arsial Regione Lazio, è un libro che racchiude in 300 pagine le peculiarità enogastronomiche della provincia di Latina che finiscono sulla tavola di mezzo mondo. È stato realizzato dall’èquipe Kartesio, formata da giornalisti e autori, coordinato dallo scrittore e giornalista Gian Luca Campagna.

Il libro è stato suddiviso in diverse sezioni, partendo dai prodotti della terra, privilegiando quelli che hanno scritto la storia dell’Agro Pontino, come il cocomero, introdotto dagli americani nel Dopoguerra, che ha ottenuto nel tempo un certificato di qualità, fino ad arrivare a quei prodotti che sì non hanno conquistato (per ora) una certificazione ma sono divenuti i prodotti principe del settore agricolo, come il pak-choi, il cavolo di origine cinese. Il libro, tra ricerche e interviste, attraverso nozioni aneddotiche ma anche utilizzando un’architettura emozionale nel raccontare le storie e l’evoluzione sociale, culturale ed economica di un territorio che resta un mosaico della globalizzazione ante litteram, ha puntato soprattutto sull’incredibile capacità di un territorio che per natura sa accogliere i frutti della terra da qualsiasi parte del mondo provengano per adattarsi alle sue caratteristiche e sulla tenacia dell’uomo che ha ricavato dalla natura prodotti di estrema qualità.

Così, il libro ha descritto come i coloni veneti, friulani ed emiliani che hanno formato questa zona si sono fusi con i campani e poi con gli indiani (del Punjab). La sezione del comparto agricolo comincia con gli ortaggi: la batata rossa, lo zucchino scuro di Montenero, il pomodoro torpedino di Fondi, il cavolo rapa, il pakchoi, il carciofo romanesco, il daikon, il sedano bianco di Sperlonga.

Nel comparto del vino l’e-book ha descritto i vitigni autoctoni, che hanno radici remote: il Moscato di Terracina, il Nero Buono di Cori, Bellone, Cecubo e Abbuoto.

Nel comparto della frutta spazio alla fragola favetta, al cocomero e al kiwi. Un particolare spazio all’oliva itrana e all’olio di extravergine di oliva delle Colline Pontine; al miele d’eucalipto.

Una parte importante dell’e-book è stata data ai prodotti d’acqua, di mare e di lago, trattando le zone pescose del territorio, dall’importante azienda vallicola del lago di Paola, che oggi produce diverse varietà di molluschi come anche le ostriche, al lago naturale di Fondi dove si pesca il cefalo calamita, alle cozze nere di Gaeta fino alle aragoste di Ponza, i cui marinai hanno insegnato a tutto il Mediterraneo come si mantengono fresche le aragoste una volta pescate con i loro metodi.

La parte finale del libro è dedicata alla trasformazione dei prodotti ottenuti dall’allevamento di animali. L’animale simbolo del territorio pontino è il bufalo, da cui si ricavano mozzarelle e ricotte (con gli importantissimi riconoscimenti), oltre la particolare carne. Anche il suino ha una sua parte, tant’è che si ricava il pregiato prosciutto di Bassiano e le salsicce di Monte San Biagio.

Il libro è diffuso gratuitamente, scaricabile dal link tramite Google Play. Inoltre l’e-book è disponibile anche su diverse piattaforme on line, come Amazon, Ibs, la Feltrinelli per una sua più ampia diffusione.

Articolo precedente

SABAUDIA, TUTTO PRONTO PER LA MEZZA MARATONA

Articolo successivo

URBANISTICA A LATINA, BELVISI (LEGA): “NON PIÙ TOLLERABILI OSTRUZIONISMI E POLEMICHE STERILI”

Ultime da Attualità