ABC, PARERE LEGALE BOCCIA IL TAGLIO DI 500MILA EURO. LBC: “ENNESIMO PASTROCCHIO ECONOMICO”

“Un progetto al ribasso, che costerà ai cittadini 10 milioni di euro e porterà Latina indietro di anni rispetto ai passi avanti nella raccolta differenziata (salita dal 28% al 54%), nella responsabilità condivisa dei cittadini, nella gestione partecipata e trasparente di una società pubblica che aveva inaugurato un modello efficiente e sostenibile di gestione dei rifiuti. Oggi invece passa un piano che, snaturando quell’impostazione, introduce ben tre diversi sistemi di raccolta in città: porta a porta in alcune zone, raccolta condominiale aggregata per gli edifici con oltre quattro unità abitative e infine racconta stradale informatizzata con i cosiddetti cassonetti intelligenti. Un piano che certifica tra l’altro un’insanabile spaccatura interna a questa maggioranza”.

Così Lbc, per voce della segretaria Elettra Ortu La Barbera e dei consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, commenta il nuovo progetto su Abc approvato nei giorni scorsi in Consiglio comunale, che porterà costi maggiori che ricadranno inevitabilmente sui cittadini con un ulteriore aumento della Tari-

“Avremo un sistema frammentato, che ridurrà la qualità del servizio e per il quale non c’è stata alcuna verifica di sostenibilità. Il costo di gestione salirà infatti a 20,5 milioni di euro rispetto ai 17,5 del precedente progetto, con una riduzione di 500mila euro già bocciata da un parere legale richiesto dal Cda dell’azienda speciale. Si profila insomma l’ennesimo pastrocchio economico finanziario che rischia di avere ricadute negative sugli utenti. Il parere legale conferma le preoccupazioni che già avevamo sollevato a suo tempo. La retroattività di quel provvedimento rischia di creare ulteriori buchi di bilancio in un’azienda che è riuscita a rimanere in vita nonostante i 3 anni di assoluto immobilismo. Inoltre – aggiungono – si prevede l’assunzione di altre 55 unità rispetto alle 200 attuali, 27 delle quali stagionali, portando così il costo del personale dell’azienda al 68% del totale, nonostante per mesi si sia attaccata Abc perché il 59% di costo del personale appariva troppo elevato. Ancora una volta poi si fa una scelta di precarietà, che non valorizza le professionalità interne e penalizza la continuità operativa, la formazione e la stabilità”.

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