“Il problema del traffico pesante che passa per il centro di Giulianello era stato sollevato dall’ennesima interrogazione del Consigliere di Minoranza Davide Mariani durante il Consiglio comunale dello scorso 7 agosto.
Il problema, molto serio, è noto: Giulianello, ma anche Cori, sono il passaggio obbligato di gran parte del traffico pesante del sud Pontino che fa la spola da e verso il casello dell’autostrada di Valmontone.
A questo si aggiunge il traffico pesante generato dalla cava EPLES e dalla FASSA BORTOLO, più volte denunciato anche dagli Attivi Comitati Locali, situazione aggravata dai recenti divieti di transito sui propri territori emessi dai Comuni di Lariano ed Artena.
“Gli scenari a breve e medio termine che si prospettano per la mobilità del nostro territorio sono alquanto preoccupanti – afferma il Consigliere Aristide Proietti.. La cava EPLES ha da poco ottenuto l’autorizzazione all’ampliamento per oltre 20 ettari e intensificherà il traffico dei propri mezzi.
Lo stabilimento FASSA già contribuisce in modo significativo e se l’ampliamento dovesse andare definitivamente in porto è stimato un incremento di ulteriori 80 mezzi pesanti al giorno. Inoltre c’è da aspettarsi che i lavori per la realizzazione della Bretella Cisterna-Valmontone creeranno un ulteriore flusso di traffico ad oggi difficilmente stimabile”.
Durante il Consiglio di agosto, l’assessore ai lavori pubblici, alla sicurezza e alla viabilità Ennio Afilani, prima aveva risposto “Ci faccia una proposta”, e sembrava proprio uno sbeffeggiamento alle richieste della minoranza, poi si è impegnato a convocare delle Commissioni ad hoc per affrontare le problematiche.
E finalmente la Commissione Urbanistica è stata convocata il 23 ottobre scorso. “Ma, allo stato delle cose, a cosa serve questa Commissione Urbanistica? – si chiede Aristide Proietti, membro di minoranza della Commissione -. L’Amministrazione ha, da decenni, due strumenti disponibili: il Piano Regolatore del 2012 che prevede una bretella che dovrebbe escludere il traffico dal centro di Giulianello. E poi l’accordo contrattuale tra il Comune di Cori e la cava EPLES che prevede un impegno della società a realizzare, per circa 1 Km lo sbancamento con relativa fornitura dei materiali, quanto previsto dalla variante del PRG, sempre per alleggerire il traffico nel centro abitato di Giulianello.
Strumenti mai attuati, e soprattutto mai esplorati. Per quanto riguarda il centro urbano di Cori, invece, sembrerebbero esistere, nel PRG, un tracciato che bypassa il centro abitato che, però, nessuno ha preso mai seriamente in considerazione”.
La Maggioranza è arrivata in Commissione senza un’idea, alla presenza dell’Ingegnere Area 6 (Urbanistica), e senza la presenza dell’Ingegnere Area 4 (Gandi Lavori), insomma con il nulla. La discussione, quindi, è stata, per ovvie ragioni, inconcludente, e per molti aspetti paradossale.
È indicativa l’infelice espressione del sindaco De Lillis durante la Commissione Urbanistica: “Allora faccio anch’io l’ordinanza di divieto del traffico dei mezzi pesanti nei centri urbani come hanno fatto i sindaci di Artena e Lariano”. Mentre sa bene che non potrebbe, perché nel caso di Giulianello e Cori non esistono percorsi alternativi, come invece negli altri comuni citati.
La Commissione si è conclusa con l’incarico all’ingegnere Comunale dell’Area 4 (Grandi Lavori) di predisporre uno studio di fattibilità della bretella esterna a Giulianello prevista nel PRG del 2012.
“Intanto, forse, si poteva provvedere prima a questa ricognizione, visto che sono passati 13 anni dall’approvazione del PRG – sottolinea Proietti -. Complessivamente gli interventi di bypass stradali dei centri urbani di Cori e Giulianello comporterebbero la realizzazione di oltre 10 km di nuove strade extraurbane.
Su questo si aprono molti interrogativi di cui non si è assolutamente parlato in Commissione. Innanzitutto per il bypass di Giulianello previsto già nel 2012 con lo strumento di pianificazione del PRG prima di parlare di fattibilità tecnica bisognerebbe capire se, secondo il Codice della Strada, il Comune ha la competenza e quindi l’autonomia, fatte salve le autorizzazioni di rito (VAS, Geologica, Sismica, etc.) per realizzare una nuova strada extraurbana.
Poi vengono tutte le altre questioni: dal tracciato, alle necessarie autorizzazioni, agli eventuali espropri, e, soprattutto con quale risorse finanziarie per non ritrovarsi con i costi di una progettazione di un’opera che poi sarebbe finanziariamente non sostenibile”.
Sicuramente le Amministrazioni che si sono avvicendate in questi ultimi 20 anni hanno perso delle opportunità legate alla bretella Cisterna-Valmontone.
In un remoto Consiglio Comunale del 2008 venne rilasciato il parere positivo ma condizionato alla bretella Cisterna-Valmontone.
In quell’occasione, l’allora maggioranza del sindaco Conti, ritenendo inutile opporsi alla inevitabile realizzazione della bretella in questione, pose delle condizioni al fine di mitigare gli impatti sul territorio. Tra queste “il miglioramento delle strade provinciali esistenti di accesso al casello autostradale e la realizzazione di tracciati che deviino il traffico dei centri abitati di Cori e Giulianello, nonché un serio ed adeguato ristoro per la comunità di Giulianello”.
“Nonostante la sostanziale continuità della medesima compagine politica per circa un ventennio, quelle condizioni poste nel 2008 sono rimaste lettera morta, perché nessuno le ha sostenute nelle sedi opportune, sia amministrative sia politiche. Oggi, a distanza di circa 20 anni, la bretella Cisterna-Valmontone sta per essere definitivamente realizzata, mentre la viabilità alternativa per salvare Giulianello e Cori dal disastro socio- economico e ambientale sembra di là da venire – sottolinea Proietti”
“Per come è stata gestita la Commissione urbanistica organizzata dall’assessore Afilani, ci sembra di essere di fronte ad un grande bluff, messo in campo per far finta di fare qualcosa. Ma i problemi della viabilità sono molto seri, con impatti gravi sulla salute delle persone, sull’ambiente, sul destino economico delle nostre comunità, e per questo sono necessarie professionalità, competenze e una seria gestione politica, caratteristiche assenti in questa Amministrazione”.
