La Giunta comunale di Latina ha approvato il “Progetto generale del nucleo storico di Latina“, con le principali linee di intervento per il centro storico
Approvato definitivamente dalla Giunta Celentano, con delibera del 23 ottobre, il progetto che dovrebbe dare vita al nuovo centro storico di Latina. Si tratta di uno studio approfondito portato avanti da tre professionisti: gli architetti Francesco Romagnoli e Alfonso Femia, oltreché all’ingegnere Emilio Ranieri.
I tre pofessionisti hanno redatto un Piano di recupero del Centro storico di Latina, denominato “Master Plan” che delinea le linee guida di quelli che dovranno essere gli interventi per i prossimi 7 anni, ma anche quelli di un orizzonte più lontano, fino a 50 anni.
Il compito del Masterplan è quello di individuare i temi e i progetti coerenti con i principi-obiettivo, anche realizzati con strategie operative pluriennali, coordinati nella missione di dare nuova forma alla città, ovvero operando sulla sua complessità sistemica con una strategia di interventi efficaci e coordinati che creino nuove condizioni di ricchezza, benessere e salute, ovvero di sviluppo sostenibile e di vivibilità.
Il Masterplan del Centro Storico di Latina, spiega la delibera di Giunta, nasce dalla necessità di proiettare nel futuro il cuore fondante della città, facendo in modo che le scelte di intervento si basino su criteri di sostenibilità e funzionalità, improntati a scelte realistiche ma ideali, concrete ed attuabili, che permetterà di dare nuova vita agli spazi pubblici di Latina; di valorizzare il passato al fine di determinare i confini di una città più europea, una nuova urbe che approccia lo sviluppo sostenibile come sintesi delle problematiche ambientali, sociali ed economiche, in cui convivono la residenzialità, la città universitaria, la città innovativa e sostenibile e gli spazi per il tempo libero andando a ricucire i luoghi pubblici aperti con gli edifici di fondazione; di ridare senso per restituire l’identità a questi luoghi permettendo a Latina di fare il passo necessario da città nuova a nuova città grazie ad interventi che sfruttino al meglio le politiche europee che chiedono un nuovo GREEN DEAL fatto di innovazione tecnologica e ricerca, sviluppo sostenibile per la vivibilità, innalzamento della qualità della vita e delle relazioni.
Tra gli interventi necessari a ridefinire e qualificare il Master nell’arco dei 7 anni sono ricompresi: Intervento n. 01 Concorso Nazionale di Progettazione (livello Esecutivo) per la Rigenerazione Urbana della Piazza San Benedetto (area ex Ospedale, Casa dei Cursori, via Cesare Battisti, Via Augusto Murri, Largo Celli, via Emanuele Filiberto); Intervento n. 02 Riqualificazione e rigenerazione della Passeggiata Sandro Pertini (via Don Morosini) come da proposta progettuale; Intervento n. 03 Riqualificazione dell’ex Mercato Annonario utilizzando gli strumenti del Partenariato Pubblico Privato e delle Concessioni ed eventuali forme di finanziamento; Intervento n. 04 Riqualificazione e Rigenerazione dell’Asse di Corso della Repubblica nel tratto che va da Piazza del Popolo al Palazzo M; Intervento n. 05 Rigenerazione urbana dell’Area esterna del Palazzo delle Poste, Piazzale dei Bonificatori, Viale Italia fino a Piazza del Quadrato.
In un arco temporale più ampio di 15-30/50 anni sono ricompresi ulteriori interventi finalizzati ad implementare la dotazione di parcheggi-nodi di scambio oltre al miglioramento del verde e del decoro di assi di viabilità secondaria.
Il Master Plan del Cento Storico della città è stato valutato dalla “Consulta delle Professioni Tecniche” della Provincia di Latina, composta dagli Ordini territoriali degli Ingegneri, degli Architetti, dei Periti Industriali e dal Collegio provinciale dei Geometri, attraverso l’elaborazione del documento allegato alla presente Deliberazione, con il quale ha fornito osservazioni ed approfondimenti oltre che la segnalazione di “…alcuni ambiti e spazi che richiedono una riflessione progettuale urgente e prioritaria, in coerenza anche con la visione del Master Plan” come di seguito riportati: Mercato annonario, area urbana su cui attivare processi di rigenerazione anche con il supporto del partenariato pubblico-privato; Palazzo M, edificio di pregio architettonico e simbolico, con potenziale ruolo per funzioni culturali e civiche; Circolo cittadino, bene rappresentativo del centro storico chiamato a ritrovare un ruolo centrale nella vita culturale e sociale della città; Palazzo Key, abbandonato da decenni da recuperare e valorizzare con una nuova funzione; Piazza San Benedetto, naturale approdo al centro, può trasformarsi in spazio pubblico pedonale con parcheggio interrato, verde, servizi e attività, migliorando vivibilità e accessibilità; Piazza Silvio D’Amico, ambito da riqualificare con un approccio integrato con il vicino Parco Falcone- Borsellino; Largo Peppino Impastato (ex Autolinee), da ripensare funzionalmente, oggi nodo critico di mobilità e fruizione urbana; Via Don Morosini, asse strategico da riqualificare e ripensare per renderlo più vivibile, integrando percorsi pedonali e ciclabili, aree verdi e spazi sociali; Via Monte Santo / Santa Maria Goretti, area con problematiche di servizio e criticità insediative, da riconnettere al tessuto del centro; Stadio Francioni, inserito tra le “emergenze urbane” da valorizzare assumendolo a spazio strategico potenzialmente polifunzionale per attività collettive e manifestazioni, rafforzando il sistema degli spazi pubblici connettivi.
