Accusato di maltrattamenti e lesioni, un uomo di 57 anni nega qualsiasi tipo di violenza messa in atto contro l’ex compagno
“Sono stato io ad essere aggredito dal nuovo compagno della mia ex, con cui intratteneva un rapporto sentimentale da tempo”. È questa la versione di un 57enne originario di Velletri, E.P. (le sue iniziali), di professione commerciante, accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti della ex compagna con cui conviveva. Secondo l’accusa, rappresentata in aula dal pubblico ministero Giuseppe Miliano, l’uomo avrebbe perpetrato violenze domestiche contro la ex sin dal 2014, commesse nella città di Cisterna, in una relazione iniziata nel 2010. I dissapori, secondo la querela presentata dalla donna, sarebbero nati per problemi economici, che l’uomo ha spiegato essere affermazioni false.
L’episodio clou sarebbe avvenuto nel corso di litigio tra la ex compagna e la madre di lui in cui sarebbero volate parole grosse e offese. “Io di questa vicenda ho saputo solo due anni dopo la morte di mia madre”. Dopo aver appreso di questo episodio, la coppia si recò da un avvocato per un accordi separazione: “Nessuno, però, ha obbligato alcuno a firmare documenti”.
In un’altra circostanza, la donna, di origine ucraina, ha denunciato di aver subito offese da parte della madre dell’uomo il quale, inoltre, avrebbe tentato di spingerla dalle scale e colpita con pugni. Per quanto riguarda il figlio, l’uomo ha ammesso. di essersi opposto affinché la donna lo prendessi in carico: “Era scoppiata la guerra in Ucraina e non volevo che andasse in una zona pericolosa”.
L’uomo, difeso dall’avvocato Misserville, ha spiegato di essere stato ricattato dalla ex che lo avrebbe minacciato di portargli via il figlio. “In una occasione, lei mi ha mandato anche al pronto soccorso, aggredendomi fisicamente”. L’imputato, esaminato nel corso dell’udienza odierna, dinanzi al primo collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Gian Luca Soana, ha detto di non aver mai costretto a rapporti sessuali: “Sono stato io ad essermi astenuto, essendo lei una violenta”. L’uomo ha negato tutto, comprese offese e improperi rivolte alla donna, costituita parte civile e assistita dall’avvocata Forte.
