Associazioni di volontariato in difficoltà nel Comune di Aprilia. L’Anpi e le associazioni Marinai, Aeronautica e Finanzieri chiedono un aiurto alla Commissione Straordinaria
“Ci rivolgiamo ai cittadini e alle cittadine in un momento molto grave della nostra Storia di Comunità per il prolungarsi del Commissariamento deciso dal Consiglio dei Ministri il 18 Aprile di quest’anno. Il Consiglio dei Ministri, preso atto della relazione pervenuta dal Prefetto di Latina, accertati i condizionamenti da parte della criminalità organizzata che “compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa”, non poteva non prolungare il vuoto istituzionale per altri 18 mesi almeno. Un tempo eccessivamente lungo, mi pare, e pieno di incognite per il futuro.
Mi preme sottolineare ancora una volta come una “supplenza” così lunga può incidere, e negativamente, oltre che sulla qualità della vita quotidiana dei cittadini (e ne abbiamo conferma), sul possibile ulteriore deterioramento della vita democratica. “I politici sono tutti uguali, andare a votare è una perdita di tempo” è l’unica risposta che riceviamo ad ogni nostro tentativo di dialogare con i cittadini sul caso Aprilia. La Democrazia infatti, lo sappiamo, non si esaurisce solo nelle norme di funzionamento delle istituzioni, ma si innerva nella vita delle persone, nel mutuo rispetto delle relazioni sociali, nel coinvolgimento dei cittadini alla cosa pubblica (il cuore della Democrazia). È questo “vuoto” purtroppo che produce anche, come risultato, alla fine della “vacanza”, una partecipazione elettorale piuttosto modesta. È già avvenuto in altre località commissariate (tante), anche vicine a noi.
A pochi giorni dal suo insediamento, dopo le dimissioni dell’intero Consiglio comunale, l’esperto Commissario Prefettizio Paolo D’Attilio, ebbe a dire sulla stampa il 16 Luglio 2024 presentandosi alla Città: “Il Commissario lavora, studia, sblocca e il suo impegno è rivolto a risolvere i problemi dei cittadini. Per questo motivo i cittadini devono avere fiducia nelle Istituzioni e noi vogliamo dare un’immagine diversa al Comune. Come un buon padre di famiglia si prende cura dei propri figli così noi abbiamo a cuore i cittadini e il bene comune”. Bene! Sagge e confortanti parole.
Due considerazioni, per precisare. La prima: I dati ministeriali ci dicono che, in contesti particolarmente complessi e degradati da una lunga e radicata attività mafiosa (è anche il nostro caso), il commissariamento viene reiterato e prosegue per anni. Sono infatti decine i Comuni italiani commissariati anche ripetutamente.
La mafia, a guardare i dati, non sembra affatto essere intimidita dalla legge sul Commissariamento (legge 31 maggio 1991), denominata “Misure urgenti per lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali e degli organi di altri enti locali, conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso”. Anzi, sembra essere capace di “rifare i conti” e, addirittura, migliorare le proprie strategie in questi periodi (soprattutto se lunghi) di vacanza della Politica, e di “ricicciare” (perdonate il regionalismo) più forte di prima e con qualsiasi maggioranza. Credo che la Legge, dopo oltre 30 anni di applicazione e verifica, avrebbe forse bisogno di qualche rivisitazione e aggiustamento vista l’inefficacia e, anzi, anche i guasti prodotti.
La seconda considerazione preoccupa non poco le Associazione del volontariato (molte iscritte al RUNTS) che pur continuano a lavorare sul territorio ognuna con le proprie competenze e in continuo e proficuo rapporto nell’interesse esclusivo della cittadinanza. Il Commissario nominato spesso non può essere presente fisicamente sul territorio e non può conosce il tessuto sociale in cui è chiamato ad operare. È ovvio! Ciò può aumentare il distacco che già esiste fra l’ente locale e i cittadini. Potrebbe avere cioè effetti ancora più devastanti di ordine socio-politico. A essere umiliata e compromessa, bisogna dirlo, è la democrazia così come viene definita nel primo articolo della Costituzione (la sovranità del popolo attraverso i propri rappresentanti, cioè la Politica).
Succede intanto, per trarre il succo dal nostro discorso, che le Associazioni di volontariato presenti sul territorio, e che continuano a fare il proprio lavoro, sono le prime a pagare il conto, vengono percepite semplicemente come un problema che spetta agli uffici risolvere, ritenuti colpevoli di debolezza ed omissione di vigilanza e di controllo, di incapacità di gestire la macchina amministrativa. Di tutta l’erba un fascio. È triste dirlo, ma è così!
Invece, e sfido chiunque a smentirmi, tra le poche cose che hanno funzionato nel tempo sono le realtà associazionistiche apriliane, decine di gruppi di volontari senza fini di lucro e differenziati sui temi che hanno chiesto semplicemente di offrire servizi per la Città, in ogni “luogo” in cui sembrava necessaria la loro presenza, a volte (o spesso?) anche nel ruolo di supplenza alla Pubblica Amministrazione. Le Associazioni hanno garantito quel tanto o molto della tenuta sociale della nostra Città, sono la parte sana e da lì bisogna partire per ricostruire, perché questo dobbiamo fare: ricostruire, al più presto, dopo questo disastro, la capacità di governare la Comunità, avendo sempre come guida un sistema di valori consegnati ai cittadini dalla Carta costituzionale.
E veniamo finalmente al dunque. L’Anpi si trova costretta ad abbandonare tutto il corredo di iniziative che aveva coltivato e progettato dal 2020 quando, il 21 febbraio, le fu concesso in comodato d’uso di avere sede in via Carroceto insieme alle altre tre Associazioni combattentistiche (Marinai, Aeronautica e Finanza) con un canone previsto complessivamente di 122,00 euro al mese. Onorare la delibera? È un sacrificio che dobbiamo fare se dividiamo per quattro. Ma se a questo si aggiunge il pagamento delle utenze, allora ci troviamo seriamente in difficoltà. Si discute ora se lasciare, quando e come, la nostra sede e ridiventare “profughi”.
L’Anpi, per esempio, insieme alle Associazioni coinquiline, si è adoperata in questi anni con gli Assessorati di riferimento, quando è stato possibile, a rendere fruibile la zona antistante l’immobile (ex ufficio vendite immobiliare “trentastelle”) anche perché la stessa zona è frequentata da oltre tremila studenti degli Istituti superiori Meucci e Rosselli. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, non c’è che dire.
1- Abbiamo ottenuto, il 15 Dicembre del 2020, un congruo finanziamento regionale per la ristrutturazione dell’Area verde e finalmente frequentata da Giovani studenti.
2- A febbraio del 2021 abbiamo intitolato il Parco alla Costituzione con l’inserimento di dodici istallazioni con i dodici articoli fondamentali della Costituzione e abbiamo altri progetti da presentare (Parco didattico).
3- Abbiamo piantato alberi dedicati alla memoria di persone vicine alla nostra storia associazionistica e li abbiamo curati amorevolmente anche nei periodi di siccità.
4– Abbiamo ospitato negli anni classi di alunni del Liceo Meucci per progetti di Educazione civica.
5– Abbiamo organizzato conferenze e presentazioni di libri con personalità nazionali importanti nel campo associazionistico.
6– Siamo stati nelle scuole medie e superiori e nelle sedi istituzionali nelle date importanti della nostra storia nazionale e locale (Festa della Liberazione, Giornata della memoria, Anniversario dello Sbarco di Anzio-Nettuno) e abbiamo allestito Mostre e persino presentato lavori teatrali per i cittadini. E spesso con il Patrocinio del Comune.
7 – Abbiamo sempre presenziato, insieme alle altre Associazioni combattentistiche, alle cerimonie annuali in memoria di Eric Fletcher Waters e dei caduti dello Sbarco di Anzio e Nettuno rimasti senza sepoltura.
Abbiamo insomma lavorato sul territorio con passione e dedizione avendo una sede che ci permetteva di attivare le iniziative e di prepararne sempre di nuove.
Cari concittadini. È una lista lunga di attività che molti di voi conoscono. Voglio semplicemente dire che questa nostra Città è abitata anche da cittadini che hanno sempre fatto il proprio dovere senza cercare riconoscimenti di sorta, anzi… a questo punto direi: Aprilia non è solo mafia!
Dulcis in fundo. Le Associazioni no-profit di Aprilia e iscritte al RUNTS non hanno avuto nessuna possibilità di spiegare e avere conforto né attraverso alcuni incontri con il Commissario prefettizio né con gli uffici del Patrimonio e Urbanistica. Sono state volutamente trascurate e, credo, fraintese, le nostre osservazioni sulla sede che occupiamo al Parco della Costituzione e l’importante contributo che abbiamo dato alla cittadinanza anche collaborando con le iniziative istituzionali. Abbiamo tentato, senza successo. Lo facciamo ancora. Non vogliamo assolutamente favori ma che ci si permetta di continuare a fare “il bene dei cittadini” così come noi lo intendiamo: un servizio alla comunità e alla Storia del territorio di Aprilia. Purtroppo la parola d’ordine degli uffici (la ricordo con raccapriccio), secca, ripetuta e perfettamente comprensibile è stata: “O dentro o fuori”!
Ma, per la verità, neanche le Amministrazioni succedutesi negli anni e continuamente da noi sollecitate a regolamentare la nostra posizione con opportuni accordi, comprese le eventuali agevolazioni, hanno saputo valorizzare il radicamento sul territorio di dette Associazioni, la nostra rilevanza in termini sociali, i nostri progetti unicamente volti al perseguimento dell’interesse pubblico.
Non ci resta, a questo punto, che confidare nella sensibilità e competenza delle Commissarie, chiamate ad un lavoro che sappiamo delicato e di grande responsabilità, affinché abbiano la pazienza di ascoltarci con la serenità e la consapevolezza dell’importanza del ruolo prezioso del volontariato sul territorio. A loro facciamo i nostri più sinceri auguri per l’incarico ricevuto”.
La lettera aperta è firmata da Filippo Fasano Presidente ANPI “Vittorio Arrigoni”, Antonio Iovino Presidente Associazione aeronautica, Francesco Tramontano Presidente Associazione marinai, Luigi Aprea Presidente Associazione Finanzieri.