PARCO MONTI AUSONI: UNA CAMPAGNA DI STUDIO E RICERCA DELLA FAUNA SELVATICA

L’Ente Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi, nell’ambito delle istituzionali attività di tutela e cura del patrimonio naturalistico, ha predisposto per il 2025 l’avvio di una campagna di studio, ricerca e monitoraggio scientifico per acquisire conoscenze approfondite su una parte significativa della fauna selvatica presente all’interno delle sue aree protette, con particolare attenzione alle specie d’interesse comunitario.

Sulla base delle osservazioni e delle indicazioni fornite dal personale tecnico naturalistico e dal Servizio di Vigilanza Guardiaparco, esperti dei singoli gruppi tassonomici, affiancati dal personale interno dell’Ente, valuteranno lo stato di salute di alcune specie, scelte tra quelle più vulnerabili o che rappresentano dei bioindicatori della qualità degli ambienti.

Tutte le azioni previste consentiranno di acquisire e aggiornare i dati e le conoscenze riguardanti le varie specie faunistiche al fine di verificare l’efficacia degli interventi di tutela ed eventualmente meglio calibrarli in relazione alle esigenze delle singole specie e degli habitat a esse collegati. Inoltre, i dati su alcune specie come il lupo, il cinghiale, il capriolo, consentiranno all’Ente di predisporre indennizzi, fornire agli allevatori strumenti di protezione del bestiame e prevenzione del danno, predisporre incontri di sensibilizzazione con la popolazione delle zone più frequentate. All’interno del perimetro del Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi e nelle aree adiacenti di tutti e 10 i Comuni, è in svolgimento fino al mese di Gennaio 2026 uno studio sul lupo (Canis lupus). I dati raccolti saranno finalizzati ad azione di tutela della fauna selvatica e contestualmente a monitorare l’impatto dei danni sulla zootecnia, al fine di proporre misure efficaci a tutela del bestiame.

Lo studio consiste nel:

a) valutare la presenza del lupo nell’area del Parco;

b) accertare la presenza di eventuali nuclei riproduttivi e la consistenza della popolazione,

c) identificare individui fenotipicamente riconoscibili (es., potenziali ibridi o fenotipi anomali, individui incidentati, cuccioli, femmine in gravidanza);

d) indagare i movimenti sul territorio, valutando gli spostamenti diurni e notturni;

e) Individuare le aree di maggiore importanza per la conservazione della specie;

f) monitorare l’impatto dei danni sulla zootecnia locale e di individuare le aree a più alto rischio;

g) monitorare gli atti di bracconaggio;

h) accogliere segni di presenza e materiali biologici per future analisi.

“Avendo la ricercatrice affidataria dello studio, notevole esperienza anche sulla mitigazione dei conflitti tra popolazioni locali, stakeholder e fauna selvatica (in particolare grandi carnivori), l’Ente Parco è disponibile a organizzare incontri informativi e di confronto con i cittadini del territorio del Parco, inerenti alla tematica del rapporto attività antropiche/ecologia della fauna selvatica. Lo studio del lupo (Canis lupus) avverrà attraverso una serie di uscite sul campo in tutte le stagioni, sessioni di avvistamento, ricerca di tracce, transetti e appostamenti, sessioni di wolf howling, documentazione fotografica e videofotografica attraverso le metodologie di studio previste per la specie in questione.

L’utilizzo di apparecchiature che restituiscono foto e filmati è finalizzato esclusivamente alla raccolta di dati faunistici. Sopra ciascuna apparecchiatura, posizionata all’interno del territorio del Parco o nelle aree contigue, ci sono i recapiti della ricercatrice che cura il progetto. Le fototrappole utilizzate sono state impostate per il funzionamento in orario notturno e vengono periodicamente controllate. Eventuali immagini o riprese che contengano dati sensibili ai sensi del Decreto Legislativo 101/2018, vengono eliminate sul posto dai ricercatori responsabili del progetto nel rispetto della privacy.

Ciononostante, abbiamo dovuto purtroppo constatare diversi episodi di distruzione, manomissione e sottrazione di apparecchiature, a scapito dell’efficacia dell’indagine faunistica in svolgimento. In questi ultimi anni sono stati altresì riscontrati e denunciati alle Autorità competenti, diversi episodi di bracconaggio, avvelenamento e uccisione di esemplari di lupo nel territorio del Parco e nelle aree contigua, nonostante la specie sia tutelata dalla legislazione italiana e comunitaria. Pertanto, si chiede la Vostra collaborazione per informare e sensibilizzare i cittadini verso comportamenti di rispetto della fauna selvatica ed invitarli a non ostacolare lo svolgimento delle attività di monitoraggio, anche al fine di tutelare la sicurezza del personale incaricato”.

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