Comitato direttivo Anci, Celentano: “Rigenerazione urbana, opportunità strategica da continuare a finanziare”
Il sindaco di Latina Matilde Celentano, nel pomeriggio di oggi, ha preso parte alla riunione del comitato direttivo dell’Anci che si è tenuta nella sede di via dei Prefetti a Roma.
Dopo la relazione del presidente Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, su argomenti d’interesse generale delle amministrazioni dei Comuni italiani, la prima cittadina di Latina, nonché delegata Anci al Welfare e Politiche sociali, è intervenuta su tema della rigenerazione urbana.
Lo spunto è arrivato da una lettera del presidente Manfredi e del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, indirizzata al ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti per chiedere al Governo di confermare e rafforzare l’attivazione di strumenti finanziari importanti al fine di non arrestare il processo di trasformazione delle città innescato, con il Pnrr e il Programma operativo nazionale per le città metropolitane, attraverso interventi di rigenerazione urbana.
“Latina, città capoluogo di provincia, la più giovane d’Italia che compirà 100 anni nel 1932, conta circa 130mila abitanti – ha sottolineato il sindaco Celentano a margine della riunione – per una superficie complessiva di 277 chilometri quadrati. Sono tantissimi: Napoli, con circa 900mila abitanti, si estende su 117 chilometri quadrati. Dico questo e cito questo dato per sottolineare come Latina debba fare i conti, da città non metropolitana, con un’estensione territoriale che grava su tutti i servizi a fronte di neanche 130mila abitanti. In questa complessità amministrativa, negli ultimi anni abbiamo avuto una boccata d’ossigeno grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza e, nonostante le difficoltà comuni a tutti gli enti (una tempistica ristretta, procedure estreme di rendicontazione), siamo riusciti a mettere in atto progettualità che stanno cambiando la visione futura della nostra città, soprattutto grazie ad interventi di rigenerazione urbana”.
“Abbiamo in cantiere – ha proseguito il sindaco Celentano – circa 100 milioni di euro provenienti da fondi Pnrr. La rigenerazione urbana sta promettendo in tempi ormai strettissimi, il 2026 è alle porte, una ‘ricucitura’ di aree degradate con il resto della città. Negli ultimi 15 giorni, il Comune di Latina ha esposto ambiziosi progetti in corso d’opera in importantissimi contest nazionali, ma di interesse anche internazionale, sulla rigenerazione urbana. L’8 ottobre qui a Roma, presso il Maxxi, abbiamo presentato il progetto di rigenerazione urbana che stiamo portando avanti con Ater nel rione Nicolosi-Frezzotti, in occasione del Festival della Rigenerazione Urbana ‘Città nel futuro 2030-2050 – Città in scena. Sabato scorso, 18 ottobre, è stata la volta dell’illustrazione, al congresso Docomomo che si è svolto a Ferrara, dell’intervento in corso presso l’ex scuola di via Milazzo, progettata ad inizio anni ‘70 dal noto architetto Luigi Pellegrin. Entrambi i progetti sono stati finanziati con i fondi di Pnrr e sono a buon punto di realizzazione, così come i tanti altri, ‘A Gonfie Vele’, di riqualificazione del patrimonio immobiliare Ater e contestuale attivazione di nuovi servizi, e la riqualificazione del parco cittadino Falcone – Borsellino, cinque ettari di verde nel centro cittadino. E’ stata una corsa, ad ostacoli, contro il tempo. Una sfida che abbiamo colto e che stiamo portando avanti con tenacia”.
“Ecco allora – ha dichiarato la prima cittadina di Latina al tavolo Anci – che voglio esprimere tutto il mio apprezzamento per la richiesta rivolta al ministro Giorgetti che il presidente Manfredi ha condiviso con il presidente di Confcommercio affinché si continui a finanziare, con strumenti importanti, gli interventi di rigenerazione urbana che i Comuni possono mettere in campo. La rigenerazione urbana rappresenta un’opportunità strategica per le città italiane, che mostrano forme e modelli innovativi per la trasformazione del Paese, all’insegna dell’inclusione, della sostenibilità e della resilienza, utilizzando spesso la cultura e le arti come elemento informante di tali processi. I progetti di rigenerazione urbana non sono soltanto una questione estetica ma consentono di riempire i vuoti con presidi di legalità, scuole, studentati, sportelli istituzionali, università, fornendo nuove funzioni a immobili vetusti e abbandonati”.