Sabaudia, i consiglieri comunali del Patito Democratico, Giancarlo Massimi e Simone Brina, presentano una mozione per riduzione aliquota Irpef comunale.
“Premesso che i comuni, con regolamento adottato ai sensi dell’ articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modificazioni, possono disporre la variazione dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale di cui al comma 2 con apposita Deliberazione di Consiglio e che tale aliquota di compartecipazione dell’addizionale non può eccedere complessivamente 0,8 punti percentuali. Con il medesimo regolamento di cui al comma 3 può essere stabilita una soglia di esenzione in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali;
Premesso che con la legge di bilancio per il 2022 (articolo 1, commi 2 – 3, della legge 30 dicembre 2021 n° 234) si è provveduto con un’ampia revisione dell’imposta che tocca sia le aliquote marginali legali sia gli scaglioni, nonché le detrazioni per tipo di reddito non introducendo innovazioni nell’ambito delle specifiche competenze degli enti locali;
Premesso che il Governo, nell’ambito della legge finanziaria per l’anno 2026 ha in previsione interventi per la riduzione dell’Irpef, tesi a sostenere i redditi medi che in questi anni hanno subito una perdita considerevole del potere di acquisto;
Richiamato l’art 53 della Costituzione, secondo cui “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività;
Richiamato l’art. 1 del D.Lgs. n. 360 del 1998, secondo il quale i comuni possono istituire un’addizionale all’IRPEF, fissandone l’aliquota in misura non eccedente lo 0,8%, salvo deroghe espressamente previste dalla legge e possono stabilire un’aliquota unica oppure una pluralità di aliquote differenziate tra loro, ma in tale ultima eventualità queste devono necessariamente essere articolate secondo i medesimi scaglioni di reddito stabiliti per l’IRPEF nazionale, nonché diversificate e crescenti in relazione a ciascuno di essi;
VISTE le aliquote dell’addizionale comunale IRPEF approvate con delibera del Consiglio Comunale n.17 del 28/07/2014, con fascia di esenzione per i redditi complessivi fino ad € 15.000,00 e con l’aliquota unica dello 0,8 per i restanti reddito e attualmente in vigore;
Considerato che la crisi economica in corso colpisce, in questa fase, oltre ai redditi bassi soprattutto quelli medi, tale da incrementare la soglia di povertà della popolazione, come dal recente rapporto della Carita;
Considerato che l’equità fiscale si costruisce sul principio di solidarietà (art. 2 Cost.), sul dovere dei cittadini all’assolvimento delle imposte (artt. 3 e 23 Cost.) e sul principio di capacità contributiva (art. 53 Cost.): è dunque primario interesse del Comune garantirla contrastando l’evasione di chi sottrae risorse destinate alla collettività;
Considerato che spetta ad ogni livello di governo perseguire forme di giustizia sociale attraverso il principio di progressività, così come sancito dalla nostra Costituzione, è opportuno superare ogni sistema di imposizione fiscale ad aliquota unica, a favore di meccanismi che tengano conto della capacità reddituale di ciascuna persona chiamata a contribuire alla fiscalità generale;
Rilevato che, dal bilancio di previsione 2024 e 2025, sono previsti incassi dall’addizionale Irpef pari a 1,550 milioni di euro a fronte di un incasso a consuntivo 2024 di 1,850 milioni di euro mentre a consuntivo 2023 erano 1,657 milioni;
Rilevato che sarebbe opportuno e necessario, tenuto conto dell’andamento delle entrate, come rilevato dai bilanci consuntivi, un intervento dell’Amministrazione di riduzione dell’aliquota Irpef comunale sulle persone fisiche secondo il principio della progressività ed alzando, altresì, la fascia di esenzione;
Rilevato che le sopracitate possono entrare a far parte di un generale pacchetto di riduzioni che possono riguardare le rette dei nidi, l’inclusione sociale fino ad interventi mirati sull’Imu per facilitare la possibilità ai giovani ed alle giovani coppie di risiedere a Sabaudia;
Il Consiglio Comunale impegna l’Amministrazione Comunale ad attivare tutti i provvedimenti necessari, in previsione del bilancio per l’anno 2026, a prevedere una rimodulazione dell’addizionale comunale IRPEF ispirata ai princìpi di equità e di progressività, superando l’aliquota unica attraverso l’introduzione di aliquote differenziate, al fine di sostenere i bisogni delle fasce di reddito più basse e, nel contempo, intervenire con una riduzione delle spese non rientranti tra le funzioni fondamentali degli enti locali , garantendo così la tenuta dei servizi comunali”.