Spaccio di droga a Latina, concluso il rito abbreviato per il 39enne di Latina arrestato a febbraio 2025 dalla Squadra Mobile di Latina
3 anni e 4 mesi di reclusione. È questa la pena comminata, col rito abbreviato, dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, al 39enne di Latina, M.L. (le sue iniziali), difeso dall’avvocato Stefano Ciapanna e accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. Una pena più bassa rispetto alla richiesta del pubblico ministero Valerio De Luca: 3 anni e 6 mesi. Su istanza dell’avvocato difensore, il pubblico ministero ha dato parere favorevole alla misura più lieve dei domiciliari rispetto al carcere in cui l’uomo è ristretto da mesi, trovando peraltro alcune difficoltà poiché altamente allergico agli acari della polvere.
Il 39enne ha dovuto rispondere all’accusa di detenere in casa un quantitativo di circa due chili di droga, per lo più hashish e in misura minore cocaina.
Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato che ha eseguito l’arresto del 39enne, presso un appartamento del Villaggio Trieste, in Via Papiniano, il 39enne deteneva la droga all’interno del frigorifero e in altri punti della casa. Il 39enne, già pregiudicato per reati inerenti allo spaccio di droga, ra stato arrestato e, dinanzi al Gip di Latina Barbara Cortegiano, aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Al termine dell’interrogatorio di convalida, il magistrato aveva confermato il carcere.
L’arresto era scattato in ragione di una operazione della Squadra Mobile di Latina i cui agenti si erano recati nell’appartamento del 39enne che si trovava insieme alla moglie. Ad essere rinvenuti diversi involucri di hashish e altri contenitori più piccoli dove era stata trovata polvere bianca, successivamente risultata cocaina. È molto probabile che l’uomo avesse la funzione di tenere la “retta”, come si dice in gergo, vale a dire di nascondere la droga per conto di altri.